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III
Nuntius Urbi et Orbi in Sollemnitate Nativitatis Domini.*
Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero,
e voi tutti, uomini e donne amati dal Signore!
« Lux fulgebit hodie super nos, quia natus est nobis Dominus. - Oggi su di
noi splenderà la luce, perché è nato per noi il Signore ».1
La liturgia della Messa dell'Aurora ci ha ricordato che ormai la notte è
passata, il giorno è avanzato; la luce che promana dalla grotta di Betlemme
risplende su di noi.
Tuttavia, la Bibbia e la Liturgia non ci parlano della luce naturale, ma di
una luce diversa, speciale, in qualche modo mirata e orientata verso un « noi »,
lo stesso « noi » per cui il Bambino di Betlemme « è nato ». Questo « noi » è la
Chiesa, la grande famiglia universale dei credenti in Cristo, che hanno atteso
con speranza la nuova nascita del Salvatore ed oggi celebrano nel mistero la
perenne attualità di questo evento.
All'inizio, attorno alla mangiatoia di Betlemme, quel « noi » era quasi
invisibile agli occhi degli uomini. Come ci riferisce il Vangelo di san Luca,
comprendeva, oltre a Maria e a Giuseppe, pochi umili pastori, che giunsero
alla grotta avvertiti dagli Angeli. La luce del primo Natale fu come un fuoco
acceso nella notte. Tutt'intorno era buio, mentre nella grotta risplendeva la
luce vera « che illumina ogni uomo ».2 Eppure tutto avviene nella semplicità e
nel nascondimento, secondo lo stile con il quale Dio opera nell'intera storia
della salvezza. Dio ama accendere luci circoscritte, per rischiarare poi a largo
raggio. La Verità, come l'Amore, che ne sono il contenuto, si accendono là
dove la luce viene accolta, diffondendosi poi a cerchi concentrici, quasi per
contatto, nei cuori e nelle menti di quanti, aprendosi liberamente al suo
splendore, diventano a loro volta sorgenti di luce. È la storia della Chiesa
che inizia il suo cammino nella povera grotta di Betlemme, e attraverso i
secoli diventa Popolo e fonte di luce per l'umanità. Anche oggi, mediante
coloro che vanno incontro al Bambino, Dio accende ancora fuochi nella notte
del mondo per chiamare gli uomini a riconoscere in Gesù il « segno » della sua
* Die 25 Decembris 2009. 1 Messale Romano, Natale del Signore, Messa dell'Aurora, Antifona d'ingresso. 2 Gv 1, 9.