EX S. G. RITUUM 457

<?hi, e che i voti durassero finché le suore persistono nell'Isti- tuto. Queste modificazioni produssero gravi tribolazioni alla S. d. D. giacché l'Arcivescovo di Besanzone credette che essa ]a S. d. D. avesse proposte quelle modificazioni e ne venne che le case di Besanzone si scissero dall'Istituto nostro. Nel soffrire le quali tribolazioni la S. d. D. come ho inteso si distinse per grande umiltà e rassegnazione».

Humilitas est virtus tantummodo eorum, qui Christi leges sequuntur, caput et fundamentum ceterarum, quae pro nihilo sine ea habendae sunt, etiamsi bene de humano genere me- litae fuissent. In hac etiam claruit Ioanna Antida nostra, quae omnibus se viliorem et inferiorem intimo cordis affectu credi- dit et factis ostendit. Liceat hanc rem a testibus comprobari ; ait enim Testis I I I : «Relat ivamente all 'umanità depongo, che essa abbon i sempre da qualsiasi fasto, e fu sempre rispettosa e di ottimi modi con tutti indistintamente: soleva sempre la S. d. D. raccomandare la povertà e la semplicità in tutto, e della povertà e semplicità essa si porse esempio delle sue suddite ». Et Testis X V I I : «Nella umiltà la Serva di Dio si distinse moltis- simo, giacché secondo ho rilevato da quanto me ne hanno nar- rato le predette suore ella non mostrò mai di avere qualsiasi attaccamento alla propria opinione. In riguardo alle sue suddite non si denominò mai superiora qua l'era, ma loro madre caris- sima; mostrava verso le sue suddite tale un'affabilità, carità e dolcezza, che le suore l ' amavano teneramente e la frequenta- vano con trasporto. Nelle regole ella scrisse che debbono le suore nelle sale degli ospedali cui assistono salutare i poveri e gli infermi che vi si trovano ». Sed heroidis nostrae humilitas insignis valde refulsit in oppositionibus, quas Episcopus bisun- tinus adversus eam iniuria conflavit. Testis enim X I I monet: « Queste modificazioni fatte dalla Santa Sede arrecarono da. parte dell'Arcivescovo di Besanzone gravi molestie alla S. d. D. riputando erroneamente che questa aveva proposta la modifi- cazione relativamente al Superiorato Generale. Intanto la Serva di Dio sopportò assai virtuosamente quelle molestie distinguen- dosi per eroica rassegnazione, per grande umiltà ». Cui X X X I subdit: « L a Serva di Dio allorché si presentò alla porta della casa di Fondazione in Besanzone per comunicare le regole col- l'approvazione del Papa, avendo saputo che per disposizione di quell'Arcivéscovo non poteva essere ricevuta, non insistette,