442 EX S. G. RITUUM

conservare la lettera stessa che lacerai ». Etiam X Testis idem fere enarrat. « In comunità intesi che la S. d. D. a suor Vitto- ria Barthelemont, quando era ancora giovane educanda, an- nunziò che il suo nome sarebbe stato quello di Vittoria, per- chè avrebbe riportate molte vittorie su coloro che ne sarebbero stati contradittori, ciò si verificò durante la vita di e ssa suor Vittoria ».

Scientia praeterea bonisque uteris imperitam heroidem no- stram accepimus, qua de re summopere admirati haec cum animo nostro volvimus. Quis virgine hac rurigena melior fidei mysteria ita edocuit, ut eruditissimis quoque praestitisset? Prae- citata Testis II nodum solvit: ipsam audite: « Dalle predette suore intesi anche dire, che quando la S. d. D. fu nella sua solitudine, in cui si occultò per tredici mesi affine di sfuggire le persecuzioni dei rivoluzionari, più volte le apparve un bel ragazzo, e questo un giorno le comunicò istruzioni intorno ai misteri della Trinità e dell 'Eucarist ia». Quid multa? Narratur: « che durante il tempo della sua fuga la Serva di Dio fu ospi- tata da una pia signora, e volendo andar via dopo due giorni da che la stessa signora l'aveva accolta, questa al sentirla si mostrò dispiacente che la S. d. D. voleva ritirarsi e le fece in- tendere che il Signore la guidava, giacché nella notte quando l'aria era ottenebrata, aveva veduta una luce che riverberava sul tetto della stanza dove era essa la Serva di Dio sunnomi- nata ».

Saepe etiam aegrotantes, de quibus desperabatur, ineffi- cacibus etiam remediis adhibitis, contra morbi naturam prodi- gialiter sanitati restituit, uti refert II Test is : « Mi riferì la sunno- minata fu suor Vittoria Barthelemont stata provinciale della Savoia, che la S. d. D. nostra Fondatrice assistendo agli infermi ne aveva guariti parecchi da mali naturalmente inguaribili e d'ordinario li guariva dando loro delle medele che non pote- vano produrre l'effetto della guarigione, ciò che formava una meraviglia anche pei medici che assistevano quegli infermi ».

Mirabile quoque et ultra vires naturae X I V Testis edidit: « Mi narrò la sunnominata suor Antonietta Fui lier, la quale as- sisteva alla S. d. D. nostra madre, che essendo questa una volta inferma, le chiese una bevanda calda, ma suor Antonietta non aveva in quel momento come accendere il fuoco essendo allora notte. Rammaricata lo riferì alla S. d. D. la quale le disse: