MONASTERIEN 477

nalmente avere e può giungere col tempo a maggiore lun- ghezza, ma non può dirsi come il Bartolini « longitudo com- muniter est octo digitorum vel septem ».

« Difatti nessun autore di medicina forense fìssa la pro- fondità minima che deve avere la vagina, che anzi non si trova alcuna discussione sulla potenzialità al coito pel solo fatto della diminuzione di profondità di essa. Certamente nessuno ardirebbe far questione d'impotenza nell'uomo, quando, perchè assai pingue, o per brevità dell'asta, l'estre- mità di questa restasse nel coito piti o meno lontana dal fondo della vagina.

« L'anomalia inoltre della poca profondità della vagina non è facile dire se e quanto potrebbe esser presa in consi- derazione sotto il rapporto del grado di soddisfazione sen- suale che concedesse, ma per fermo deve essere tale da pre- sentare le condizioni sufficienti alio svolgimento della co- pula regolare.

« Del resto, a proposito di questa seconda parte del la- voro con cui si completa F apprezzamento di così importante anomalia, è opportuno aggiungere che è ben diversa cosa considerare la condizione più favorevole da ogni la to , di quello che sia stabilire il minimum necessario all'accoppia- mento soddisfacente ed efficace.

« Per il che dal lato della donna richiedesi che il pene possa penetrare al di là dell' ingresso della vagina, segnato dalla linea d'impianto dell'imene, quanto occorre perchè, sol- leticata la corona del glande, avvenga la polluzione, e si richiede che il seme maschile versato sia presumibile possa penetrare, anche in piccolissima parte, nell'utero. E questo può bene avvenire, sebbene sembri che lo sperma non sia stato ri tenuto; difatti è più volte avvenuta gravidanza pel passaggio di qualche spermatozoo traverso il forame del- l' imene, mentre questa era intatta. Queste sono evidente- mente le due condizioni egualmente necessarie perchè pos- sa aversi consumazione di matrimonio, nè meno si richiede perchè sono indispensabili, nè più perchè sufficienti ad ot-