E X S . C , INQUISITIONIS 505

Feria IV, die 20 Decembris 1899.

In Congregatione Generali S. R. et U. Inquisitionis ab EEñiis ac RRmis DD. Cardinalibus in rebus fidei et morum Genera- libus Inquisitoribus habita, proposito supradicto dubio, praeha- bitoque RR. DD. Consultorum voto, iidem EE. ac RR. Patres respondendum decreverunt:

Negative. Sequenti vero feria VI, die 22 eiusdem mensis et anni, per

facultates Emo ac Rmo Dno Cardinali S. Officii Secretario con- cessas, SSmus D. N. Leo div. prov. Pp. XIII resolutionem EE. ac RR. Patrum adprobavit.

I. Can. M A N C I N I S. R. et U. I. Notarius

EX S. POENITENTIARIA APOSTOLICA

DUBIA circa augmentum congruae pro parochis.

Per la legge 4 Giugno 1899 n 350 e il regolamento appro- vato con R. Decreto del 25 Agosto 99 n. 350, i Parroci d' Ita- lia hanno avuto un assegno di L. 900 annue e che saranno elevate appresso a lire 1000.

Ora un tale supplemento di congrua è dato dall'Ammini- strazione del fondo per il Culto, ricavandone le somme dai beni delle Ricettizie e Comunerie soppresse dal Governo e dai beni dell'Asse ecclesiastico, cioè a dire dei Benefizii soppressi e delle Comunità religiose espulse e spogliate. Di conseguenza quanto si dà ai Parrochi per congrua, o supplemento di con- grua, non è della Parocchia, cui essa congrua o supplemento viene offerto.

Ciò posto, può in coscienza, un Parroco: I. Accettare la congrua o il supplemento di congrua co-

stituiti dai beni, che non erano della parrocchia, ma di altri corpi morali?

II. Se la congrua o il supplemento di congrua è dato ad un Parroco, nella cui Chiesa vi era la Comunería (Collegiata o