506 EX S. POENITENTIARIA APOSTOLICA

DUBIA quoad novam legem de translatione bonorum ecclesiasticorum ad Municipia.

I. Ê lecito ai Comuni chiedere o accettare dal Fondo per il Culto la consegna delle rendite delle soppresse Chiese ricet- tizie e Corporazioni religiose con le condizioni stabilite dalla suddetta legge (del 4 Giugno 1899)?

II. I Comuni che vantano giuspatronato sulla Chiesa Par- rocchiale, o tengono stanziata sul bilancio comunale una som- ma per le spese di Culto, possono lecitamente, per non gravar molto le popolazioni, cancellare nel bilancio comunale V articolo Culto, sopperirvi invece la rendita delle soppresse Chiese Ri- cettizie, come prescrive la legge?

Ricettizia), e costituito dai beni della Comunería stessa, rila- sciati ora ai Municipii, deve il Parroco farne parte al suo Clero o può tutto ritenere a sè come rendita della Parrocchia?

III. E qualora sa il parroco che l'assegno suo, avuto dal Fondo Culto direttamente, o per mezzo del Municipio, appar- teneva ad ente morale (posto nella sua Chiesa o altrove) con determinati pesi di Messe ed altre opere di culto e di pietà, deve egli, almeno in proporzione dell' assegno, soddisfare i pesi stessi ?

IV. Deve nell'atto di accettazione il parroco fare almeno oralmente qualche protesta, anche per non incorrere nelle cen- sure emesse contro gli usurpatori di beni della Chiesa?

V. Possono i Vescovi gravare essi il supplemento di con- grua dato ai Parroci, a beneficio della loro Chiesa o del loro Clero?

VI. Iranno i Vescovi facoltà di trattare essi stessi, o i Par- roci, col Fondo per il culto e coi Municipii di tuttociò che ri- guarda la congrua o il suo supplemento?

Sacra Poenitentiaria ad praedicta dubia respondet: Ad L Attentis temporum circumstantiis; tolerari posse, re-

moto scandalo, et habita intentione standi mandatis Ecclesiae. Ad IL, III., et V. Recurrendum ad S. Congr. ^Concilii. Ad IV. Satis esse seroare conditiones appositas in respon-

sione ad I. Ad VI. Tolerari posse. Die 14 Decembris 1899.