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Gradualmente, la donna samaritana comprende che Colui che le ha
chiesto da bere è in grado di dissetarla. Gesù si presenta a lei come la
sorgente da cui scaturisce l'acqua viva che estingue per sempre la sua sete.2
L'esistenza umana rivela aspirazioni sconfinate: ricerca di verità, sete di
amore, di giustizia e di libertà. Sono desideri appagati solo in parte, perché
dal profondo del suo essere l'uomo si muove verso un « di più », un assoluto
capace di soddisfare la sua sete in modo definitivo. La risposta a queste
aspirazioni viene data da Dio in Gesù Cristo, nel suo mistero pasquale. Dal
costato squarciato di Gesù sono sgorgati sangue ed acqua:3 Egli è la sorgente
da cui scaturisce l'acqua dello Spirito Santo, cioè « l'amore di Dio riversato
nei nostri cuori »4 nel giorno del Battesimo. Per opera dello Spirito siamo
diventati una sola cosa con Cristo, figli nel Figlio, veri adoratori del Padre.
Questo mistero d'amore è la ragione più profonda dell'unità che lega tutti
i cristiani e che è molto più grande delle divisioni avvenute nel corso della
storia. Per questo motivo, nella misura in cui ci avviciniamo con umiltà al
Signore Gesù Cristo, ci avviciniamo anche tra di noi.
L'incontro con Gesù trasforma la Samaritana in una missionaria. Avendo
ricevuto un dono più grande e più importante dell'acqua del pozzo, la don-
na lascia lì la sua brocca5 e corre a raccontare ai suoi concittadini che ha
incontrato il Cristo.6 L'incontro con Lui le ha restituito il senso e la gioia di
vivere, e lei sente il desiderio di comunicarlo. Oggi esiste una moltitudine di
uomini e donne stanchi e assetati, che chiedono a noi cristiani di dare loro
da bere. È una richiesta alla quale non ci si può sottrarre. Nella chiamata
ad essere evangelizzatori, tutte le Chiese e Comunità ecclesiali trovano un
ambito essenziale per una più stretta collaborazione. Per poter svolgere
efficacemente tale compito, occorre evitare di chiudersi nei propri parti-
colarismi ed esclusivismi, come pure di imporre uniformità secondo piani
meramente umani.7 Il comune impegno ad annunciare il Vangelo permette
di superare ogni forma di proselitismo e la tentazione di competizione.
Siamo tutti al servizio dell'unico e medesimo Vangelo!
E in questo momento di preghiera per l'unità, vorrei ricordare i no-
stri martiri di oggi. Essi danno testimonianza di Gesù Cristo e vengono
2 Cfr Gv 4, 13-14. 3 Cfr Gv 19, 34. 4 Rm 5, 5. 5 Cfr Gv 4, 28. 6 Cfr Gv 4, 29. 7 Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 131.