separamus territorium, prout in praesens lege civili circumscribitur, munici-
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nanza quotidiana alla sofferenza sia dei nostri vicini e familiari sia di ogni
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Acta Benedicti Pp. XVI 453
che vedere col pietismo, con l'assistenzialismo. Piuttosto, è sinonimo di soli-
darietà e di condivisione, ed è animata dalla speranza. Non nasce forse dalla
speranza la parola che Gesù dice agli apostoli: « Strada facendo, predicate che
il regno dei cieli è vicino »? 11 È speranza, questa, che si fonda sulla venuta di
Cristo, e che in ultima analisi coincide con la sua Persona e col suo mistero di
salvezza - dov'è Lui è il Regno di Dio, è la novità del mondo -, come bene
ricordava nel titolo il quarto Convegno ecclesiale italiano, celebrato a Verona:
Cristo risorto è la « speranza del mondo ».
Animati dalla speranza nella quale siete stati salvati, anche voi, fratelli e
sorelle di questa antica Chiesa di Brindisi, siate segni e strumenti della com-
passione, della misericordia di Cristo. Al Vescovo e ai presbiteri ripeto con
fervore le parole del Maestro divino: « Guarite gli infermi, risuscitate i morti,
sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuita-
mente date ».12 Questo mandato è rivolto ancora oggi in primo luogo a voi. Lo
Spirito che agiva in Cristo e nei Dodici, è lo stesso che opera in voi e che vi
permette di compiere tra la vostra gente, in questo territorio, i segni del
Regno di amore, di giustizia e di pace che viene, anzi, che è già nel mondo.
Ma la missione di Gesù si partecipa in diversi modi a tutti i membri del
Popolo di Dio, per la grazia del Battesimo e della Confermazione. Penso alle
persone consacrate che professano i voti di povertà, verginità e obbedienza;
penso ai coniugi cristiani e a voi, fedeli laici, impegnati nella comunità ec-
clesiale e nella società sia personalmente che in forma associata. Cari fratelli e
sorelle, tutti siete destinatari del desiderio di Gesù di moltiplicare gli operai
nella messe del Signore.13 Questo desiderio, che chiede di farsi preghiera, ci fa
pensare in primo luogo ai seminaristi e al nuovo Seminario di questa Arci-
diocesi; ci fa considerare che la Chiesa è, in senso lato, un grande « seminario »,
incominciando dalla famiglia, fino alle comunità parrocchiali, alle associazio-
ni e ai movimenti di impegno apostolico. Tutti, nella varietà dei carismi e dei
ministeri, siamo chiamati a lavorare nella vigna del Signore.
Cari fratelli e sorelle di Brindisi, proseguite il cammino intrapreso con
questo spirito. Veglino su di voi i vostri Patroni, san Leucio e sant'Oronzo,
giunti entrambi nel secondo secolo dall'Oriente per irrigare questa terra con
l'acqua viva della Parola di Dio. Le reliquie di san Teodoro d'Amasea, vene-
rate nella Cattedrale di Brindisi, vi ricordino che dare la vita per Cristo è la
11 Mt 10, 7. 12 Mt 10, 8. 13 Cfr Mt 9, 38.