separamus territorium, prout in praesens lege civili circumscribitur, munici-
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nanza quotidiana alla sofferenza sia dei nostri vicini e familiari sia di ogni
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nanza quotidiana alla sofferenza sia dei nostri vicini e familiari sia di ogni
persona che è il nostro prossimo, perché ci accostiamo a lei con atteggiamento
di amore. E ancora, impariamo ad offrire al Dio ricco di misericordia le
piccole fatiche dell'esistenza quotidiana, inserendole umilmente nel grande
« com-patire » di Gesù, in quel tesoro di compassione di cui ha bisogno il
genere umano. La speranza dei credenti in Cristo non può, comunque, fer-
marsi a questo mondo, ma è intrinsecamente orientata verso la comunione
piena ed eterna con il Signore. Perciò verso la fine della mia Enciclica mi sono
soffermato sul Giudizio di Dio come luogo di apprendimento e di esercizio
della speranza. Ho cercato cosı̀ di rendere di nuovo in qualche modo familiare
e comprensibile all'umanità e alla cultura del nostro tempo la salvezza che ci
è promessa nel mondo al di là della morte, sebbene di quel mondo non pos-
siamo avere quaggiù una vera e propria esperienza. Per restituire all'educa-
zione alla speranza le sue vere dimensioni e la sua motivazione decisiva, noi
tutti, a cominciare dai sacerdoti e dai catechisti, dobbiamo rimettere al cen-
tro della proposta della fede questa grande verità, che ha la sua « primizia » in
Gesù Cristo risorto dai morti.11
Cari fratelli e sorelle, termino questa riflessione ringraziando ciascuno di
voi per la generosità e la dedizione con cui lavorate nella vigna del Signore e
vi chiedo di custodire sempre dentro di voi, di alimentare e rafforzare anzi-
tutto con la preghiera il grande dono della speranza cristiana. Lo chiedo in
modo speciale a voi giovani, che siete chiamati a fare vostro questo dono nella
libertà e nella responsabilità, per vivificare attraverso di esso il futuro della
nostra amata città. Affido a Maria Santissima, Stella della speranza, ognuno
di voi e tutta la Chiesa di Roma. La mia preghiera, il mio affetto e la mia
benedizione vi accompagnano in questo Convegno e nell'anno pastorale che ci
attende.
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11 Cfr 1 Cor 15, 20-23.