separamus territorium, prout in praesens lege civili circumscribitur, munici-
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nanza quotidiana alla sofferenza sia dei nostri vicini e familiari sia di ogni
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale478
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale480
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale484
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale486
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale488
Congregatio pro Doctrina Fidei 489
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale490
Congregatio pro Doctrina Fidei 491
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale492
Congregatio pro Doctrina Fidei 493
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale494
Congregatio pro Doctrina Fidei 495
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Congregatio pro Doctrina Fidei 497
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale498
Congregatio pro Doctrina Fidei 499
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale500
Congregatio pro Doctrina Fidei 501
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale502
Congregatio pro Doctrina Fidei 503
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale504
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale506
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale508
IV
Ad participes Congressus de Stationibus Radiophonicis Catholicis.*
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
Illustri Signori, gentili Signore,
Sono lieto di accogliervi in questa casa, che è la casa di Pietro, e con gioia
porgo il mio benvenuto a tutti voi - Direttori, redattori e amministratori, -
rappresentanti delle molte Radio cattoliche di tutto il mondo che vi siete
ritrovati a Roma, convocati dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali, per riflettere sull'identità e la missione delle Radio Cattoliche oggi.
Attraverso voi, desidero salutare con affetto i molti vostri ascoltatori dei
diversi Paesi e continenti che quotidianamente sentono la vostra voce e grazie
al vostro servizio informativo imparano a conoscere meglio Cristo, ad ascol-
tare il Papa e ad amare la Chiesa. Un sentito ringraziamento va al Presidente
del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, l'Arcivescovo Mons.
Claudio Maria Celli, per le gentili parole di omaggio che ha voluto rivolgermi.
Con lui saluto i Segretari, il Sottosegretario e tutti gli Officiali del Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
Le molte e diverse forme di comunicazione con cui tutti abbiamo a che
fare, manifestano con evidente chiarezza come l'uomo, nella sua struttura
antropologica essenziale, sia costituito per entrare in relazione con l'altro. Lo
fa soprattutto per mezzo della parola. Nella sua semplicità e apparente po-
vertà, la parola, inscrivendosi nella comune grammatica del linguaggio, si
pone come strumento che realizza la capacità di relazione degli uomini. Que-
sta si fonda sulla ricchezza condivisa di una ragione creata ad immagine e
somiglianza del Logos eterno di Dio, cioè di quel Logos in cui tutto liberamen-
te e per amore è creato. Noi sappiamo che quel Logos non è rimasto estraneo
alle vicende umane ma, per amore, ha comunicato agli uomini se stesso - ho
Logos sarx egheneto 1 - e, nell'amore da Lui rivelato e donato in Cristo,
continua ad invitare gli uomini a rapportarsi con Lui e fra loro in modo
nuovo.
Al haberse encarnado en el seno de Marı́a, el Verbo de Dios ofrece al
mundo una relación de intimidad y amistad - « ya no les llamo siervos...
Acta Benedicti Pp. XVI 477
* Die 20 Iunii 2008. 1 Gv 1, 14.