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Sur la route d'un monde nouveau que vous parcourez ensemble, soyez des
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Corinto, ma attraverso di loro intende rivolgersi a tutti gli uomini. Tutti
infatti hanno bisogno della grazia di Dio, che illumini la mente e il cuore.
E l'Apostolo incalza: « Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno
della salvezza! ».10 Tutti possono aprirsi all'azione di Dio, al suo amore; con
la nostra testimonianza evangelica, noi cristiani dobbiamo essere un messag-
gio vivente, anzi, in molti casi siamo l'unico Vangelo che gli uomini di oggi
leggono ancora. Ecco la nostra responsabilità sulle orme di san Paolo, ecco un
motivo in più per vivere bene la Quaresima: offrire la testimonianza della fede
vissuta ad un mondo in difficoltà che ha bisogno di ritornare a Dio, che ha
bisogno di conversione.
« Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per
essere ammirati da loro ».11 Gesù, nel Vangelo di oggi, rilegge le tre opere
fondamentali di pietà previste dalla legge mosaica. L'elemosina, la preghiera
e il digiuno caratterizzano l'ebreo osservante della legge. Nel corso del tempo,
queste prescrizioni erano state intaccate dalla ruggine del formalismo este-
riore, o addirittura si erano mutate in un segno di superiorità. Gesù mette in
evidenza in queste tre opere di pietà una tentazione comune. Quando si
compie qualcosa di buono, quasi istintivamente nasce il desiderio di essere
stimati e ammirati per la buona azione, di avere cioè una soddisfazione. E
questo, da una parte rinchiude in se stessi, dall'altra porta fuori da se stessi,
perché si vive proiettati verso quello che gli altri pensano di noi e ammirano
in noi. Nel riproporre queste prescrizioni, il Signore Gesù non chiede un
rispetto formale ad una legge estranea all'uomo, imposta da un legislatore
severo come fardello pesante, ma invita a riscoprire queste tre opere di pietà
vivendole in modo più profondo, non per amore proprio, ma per amore di
Dio, come mezzi nel cammino di conversione a Lui. Elemosina, preghiera e
digiuno: è il tracciato della pedagogia divina che ci accompagna, non solo in
Quaresima, verso l'incontro con il Signore Risorto; un tracciato da percorrere
senza ostentazione, nella certezza che il Padre celeste sa leggere e vedere
anche nel segreto del nostro cuore.
Cari fratelli e sorelle, iniziamo fiduciosi e gioiosi l'itinerario quaresimale.
Quaranta giorni ci separano dalla Pasqua; questo tempo « forte » dell'anno
liturgico è un tempo propizio che ci è donato per attendere, con maggiore
impegno, alla nostra conversione, per intensificare l'ascolto della Parola di
Dio, la preghiera e la penitenza, aprendo il cuore alla docile accoglienza della
10 2 Cor 6, 2. 11 Mt 6, 1.