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a seconda delle situazioni, entriamo poi in dettaglio o meno, ma è essenziale
che si faccia capire da una parte la semplicità ultima della fede. Credere in
Dio come si è mostrato in Cristo, è anche la ricchezza interiore di questa fede,
le risposte che dà alle nostre domande, anche le risposte che in un primo
momento non ci piacciono e che sono tuttavia la strada della vita, la vera
strada; in quanto entriamo in queste cose anche non cosı̀ piacevoli per noi,
possiamo capire, cominciamo a capire che è realmente la verità. E la verità è
bella. La volontà di Dio è buona, è la bontà stessa.
Poi l'Apostolo dice: « Ho predicato in pubblico e nelle case, testimoniando
a giudei e greci la conversione a Dio e la fede nel Signore Nostro Gesù ».10 Qui
c'è un riassunto dell'essenziale: conversione a Dio, fede in Gesù. Ma rimania-
mo un attimo nella parola « conversione », che è la parola centrale o una delle
parole centrali del Nuovo Testamento. Qui è interessante - per conoscere le
dimensioni di questa parola - essere attenti alle diverse parole bibliche: in
ebraico « šub » vuol dire « invertire la rotta », cominciare con una nuova dire-
zione della vita; in greco «metanoia », « cambiamento del pensiero »; in latino
«poenitentia », « azione mia per lasciarmi trasformare »; in italiano « conversio-
ne », che coincide piuttosto con la parola ebraica di « nuova direzione della
vita ». Forse possiamo vedere in modo particolare il perché della parola del
Nuovo Testamento, la parola greca «metanoia », « cambiamento del pensiero ».
In un primo momento il pensiero appare tipicamente greco, ma andando in
profondità vediamo che esprime realmente l'essenziale di ciò che anche le
altre lingue dicono: cambiamento del pensiero, cioè reale cambiamento della
nostra visione della realtà. Siccome siamo nati nel peccato originale, per noi
« realtà » sono le cose che possiamo toccare, sono i soldi, sono la mia posizione,
sono le cose di ogni giorno che vediamo nel telegiornale: questa è la realtà. E
le cose spirituali appaiono un po' « dietro » la realtà: «Metanoia », cambiamen-
to del pensiero, vuol dire invertire questa impressione. Non le cose materiali,
non i soldi, non l'edificio, non quanto posso avere è l'essenziale, è la realtà. La
realtà delle realtà è Dio. Questa realtà invisibile, apparentemente lontana da
noi, è la realtà. Imparare questo, e cosı̀ invertire il nostro pensiero, giudicare
veramente come il reale che deve orientare tutto è Dio, sono le parole, la
parola di Dio. Questo è il criterio, Dio, il criterio di tutto quanto faccio.
Questo realmente è conversione, se il mio concetto di realtà è cambiato, se
il mio pensiero è cambiato. E questo deve poi penetrare tutte le singole cose
10 V. 20-21.