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Acta Benedicti Pp. XVI 463
roccia. Venuta la piena, il fiume investı̀ quella casa, ma non riuscı̀ a smuo-
verla perché era costruita bene ».10
Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, come l'uomo che « ha
scavato molto profondo ». Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la Parola
di Cristo. Sentitelo come il vero Amico con cui condividere il cammino della
vostra vita. Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e spe-
ranza le difficoltà, i problemi, anche le delusioni e le sconfitte. Vi vengono
presentate continuamente proposte più facili, ma voi stessi vi accorgete che si
rivelano ingannevoli, non vi danno serenità e gioia. Solo la Parola di Dio ci
indica la via autentica, solo la fede che ci è stata trasmessa è la luce che
illumina il cammino. Accogliete con gratitudine questo dono spirituale che
avete ricevuto dalle vostre famiglie e impegnatevi a rispondere con respon-
sabilità alla chiamata di Dio, diventando adulti nella fede. Non credete a
coloro che vi dicono che non avete bisogno degli altri per costruire la vostra
vita! Appoggiatevi, invece, alla fede dei vostri cari, alla fede della Chiesa, e
ringraziate il Signore di averla ricevuta e di averla fatta vostra!
3. Saldi nella fede
Siate « radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede ».11 La Lettera da cui è
tratto questo invito, è stata scritta da san Paolo per rispondere a un bisogno
preciso dei cristiani della città di Colossi. Quella comunità, infatti, era mi-
nacciata dall'influsso di certe tendenze culturali dell'epoca, che distoglievano
i fedeli dal Vangelo. Il nostro contesto culturale, cari giovani, ha numerose
analogie con quello dei Colossesi di allora. Infatti, c'è una forte corrente di
pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della
società, prospettando e tentando di creare un « paradiso » senza di Lui. Ma
l'esperienza insegna che il mondo senza Dio diventa un « inferno »: prevalgono
gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l'odio tra le persone e tra i popoli, la
mancanza di amore, di gioia e di speranza. Al contrario, là dove le persone e i
popoli accolgono la presenza di Dio, lo adorano nella verità e ascoltano la sua
voce, si costruisce concretamente la civiltà dell'amore, in cui ciascuno viene
rispettato nella sua dignità, cresce la comunione, con i frutti che essa porta.
Vi sono però dei cristiani che si lasciano sedurre dal modo di pensare laicista,
oppure sono attratti da correnti religiose che allontanano dalla fede in Gesù
10 Lc 6, 47-48. 11 Cfr. Col 2, 7.