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Congregatio de Causis Sanctorum 911
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Congregatio de Causis Sanctorum 913
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Acta Francisci Pp. 869
da Evangelii Gaudium. Lui ha usato una bella espressione, ha detto: « non
vogliamo combattere battaglie di retroguardia, di difesa, ma spenderci tra
la gente », nella certezza di fede che Dio sempre fa germogliare e maturare
il suo Regno. Questo non è facile, non è scontato; richiede conversione;
richiede anzitutto preghiera e adorazione. Mi raccomando, adorazione. E
richiede condivisione con il popolo santo di Dio che vive nelle periferie della
storia. Decentrarsi. Ogni carisma per vivere ed essere fecondo è chiamato
a decentrarsi, perché al centro ci sia solo Gesù Cristo. Il carisma non va
conservato come una bottiglia di acqua distillata, va fatto fruttificare con
coraggio, mettendolo a confronto con la realtà presente, con le culture, con
la storia, come ci insegnano i grandi missionari dei nostri istituti.
Un segno chiaro che la vita religiosa è chiamata a dare oggi è la vita
fraterna. Per favore, che non ci sia fra voi il terrorismo delle chiacchiere!
Cacciatelo via! Ci sia fraternità. E se tu hai qualcosa contro il fratello, lo
dici in faccia … Alcune volte finirai ai pugni, non è un problema: è meglio
questo che il terrorismo delle chiacchiere. Oggi la cultura dominante è
individualista, centrata sui diritti soggettivi. È una cultura che corrode
la società a partire dalla sua cellula primaria che è la famiglia. La vita
consacrata può aiutare la Chiesa e la società intera dando testimonianza
di fraternità, che è possibile vivere insieme come fratelli nella diversità:
questo è importante! Perché nella comunità non ci si sceglie prima, ci si
trova con persone diverse per carattere, età, formazione, sensibilità … ep-
pure si cerca di vivere da fratelli. Non sempre si riesce, voi lo sapete bene.
Tante volte si sbaglia, perché siamo tutti peccatori, però si riconosce di
avere sbagliato, si chiede perdono e si offre il perdono. E questo fa bene
alla Chiesa: fa circolare nel corpo della Chiesa la linfa della fraternità. E
fa bene anche a tutta la società.
Ma questa fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della
Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. Dobbiamo ogni giorno rimetterci
in questa relazione, e lo possiamo fare con la preghiera, con l'Eucaristia,
con l'adorazione, con il Rosario. Così noi rinnoviamo ogni giorno il nostro
« stare » con Cristo e in Cristo, e così ci mettiamo nella relazione autentica
con il Padre che è nei cieli e con la Madre Chiesa, la nostra Santa Madre
Chiesa Gerarchica, e la Madre Maria. Se la nostra vita si colloca sempre
nuovamente in queste relazioni fondamentali, allora siamo in grado di realiz-
zare anche una fraternità autentica, una fraternità testimoniale, che attrae.