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nasceranno; valutando le condizioni sia materiali che spirituali della loro epoca e del loro stato di vita; e, infine, tenendo conto del bene della co- munità familiare, della società temporale e della Chiesa stessa » ( GS, 50; cf. VS, 54-64). Conformemente al carattere personale e umanamente com- pleto dell'amore coniugale, la giusta strada per la pianificazione familiare è quella di un dialogo consensuale tra gli sposi, del rispetto dei tempi e della considerazione della dignità del partner. In questo senso l'Enciclica Humanae Vitae (cf. 10-14) e l'Esortazione Apostolica Familiaris Consortio (cf. 14; 28-35) devono essere riscoperte al fine di ridestare la disponibilità a procreare in contrasto con una mentalità spesso ostile alla vita. Occorre esortare ripetutamente le giovani coppie a donare la vita. In questo modo può crescere l'apertura alla vita nella famiglia, nella Chiesa e nella società. Attraverso le sue numerose istituzioni per bambini la Chiesa può contribuire a creare una società, ma anche una comunità di fede, che siano più a misura di bambino. Il coraggio di trasmettere la vita viene notevolmente rafforzato laddove si crea un'atmosfera adatta ai piccoli, nella quale viene offerto aiuto e accompagnamento nell'opera di educazione della prole (cooperazione tra parrocchie, genitori e famiglie).
La scelta responsabile della genitorialità presuppone la formazione della coscienza, che è « il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità » ( GS, 16). Quanto più gli sposi cercano di ascoltare nella loro coscienza Dio e i suoi comandamenti (cf. Rm 2, 15), e si fanno accompagnare spiritualmente, tanto più la loro decisione sarà intimamente libera da un arbitrio soggettivo e dall'adeguamento ai modi di comportarsi del loro ambiente. Per amore di questa dignità della coscienza la Chiesa rigetta con tutte le sue forze gli interventi coercitivi dello Stato a favore di contraccezione, sterilizzazione o addirittura aborto. Il ricorso ai metodi fondati sui « ritmi naturali di fecondità » ( HV, 11) andrà incoraggiato. Si metterà in luce che « questi metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano la tenerezza fra di loro e favoriscono l'educazione di una libertà autentica » ( CCC, 2370). Va evidenziato sempre che i figli sono un meraviglioso dono di Dio, una gioia per i genitori e per la Chiesa. At-
traverso di essi il Signore rinnova il mondo.
Il valore della vita in tutte le sue fasi
64. La vita è dono di Dio e mistero che ci trascende. Per questo, non
si devono in alcun modo scartarne gli inizi e lo stadio terminale. Al con-