Prudens haec mulier Metis die XXV mensis Augusti anno MDCCCXVII divite
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Acta Benedicti Pp. XVI 371
abbiamo da qualche anno una grande immagine anche nei Giardini Vaticani.
Ma Maria non parlava di sé, non parla mai di sé, ma sempre di Dio, e lo ha
fatto con questo nome cosı̀ antico e sempre nuovo: misericordia, che è sino-
nimo di amore, di grazia. È qui tutta l'essenza del cristianesimo, perché è
l'essenza di Dio stesso. Dio è Uno in quanto è tutto e solo Amore, ma proprio
essendo Amore è apertura, accoglienza, dialogo; e nella sua relazione con noi,
uomini peccatori, è misericordia, compassione, grazia, perdono. Dio ha creato
tutto per l'esistenza e la sua volontà è sempre e soltanto vita.
Per chi si trova nel pericolo, è salvezza. Lo abbiamo ascoltato poco fa nel
Vangelo di Giovanni: « Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna »: 2
in questo donarsi di Dio nella Persona del Figlio è all'opera l'intera Trinità: il
Padre che mette a nostra disposizione quanto ha di più caro; il Figlio che,
consenziente col Padre, si spoglia della sua gloria per donarsi a noi; lo Spirito
che esce dal pacifico abbraccio divino per irrigare i deserti dell'umanità. Per
quest'opera della sua misericordia Dio, disponendosi a prendere la nostra
carne, ha voluto aver bisogno di un « sı̀ » umano, del « sı̀ » di una donna che
diventasse la Madre del suo Verbo incarnato, Gesù, il Volto umano della
divina Misericordia. Maria è diventata cosı̀ e rimane per sempre la « Madre
della Misericordia », come si è fatta conoscere anche qui, a Savona.
Nel corso della storia della Chiesa, la Vergine Maria non ha fatto che
invitare i suoi figli a ritornare a Dio, ad affidarsi a Lui nella preghiera, a
bussare con fiduciosa insistenza alla porta del suo Cuore misericordioso. In
verità, altro Egli non desidera che riversare sul mondo la sovrabbondanza
della sua Grazia. « Misericordia e non giustizia » ha implorato Maria, sapendo
che avrebbe certamente trovato ascolto presso il Figlio suo Gesù, ma altret-
tanto consapevole della necessità della conversione del cuore dei peccatori.
Per questo ha invitato alla preghiera ed alla penitenza. Pertanto, la mia
visita a Savona, nel giorno della Santissima Trinità, è anzitutto un pellegri-
naggio, mediante Maria, alle sorgenti della fede, della speranza e dell'amore.
Un pellegrinaggio che è anche memoria e omaggio al mio venerato predeces-
sore Pio VII, la cui drammatica vicenda è indissolubilmente legata a questa
città e al suo Santuario mariano. A distanza di due secoli, vengo a rinnovare
l'espressione della riconoscenza della Santa Sede e di tutta la Chiesa per la
fede, l'amore ed il coraggio con cui i vostri concittadini sostennero il Papa
2 Gv 3, 16.