Prudens haec mulier Metis die XXV mensis Augusti anno MDCCCXVII divite
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Holy Spirit, this seed; perhaps, thanks to His power may we also produce fruits; so
that we may restore the peace of the Church of Christ today in intention, tomorrow in
fact''. This is also my prayerful wish on the occasion of your visit. I thank you
most warmly and assure you of my deep affection in the Lord.
IV
In memoriam Litterarum Encyclicarum Pauli VI «Humanae Vitae ».*
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle,
è con particolare piacere che vi accolgo al termine del lavoro, che vi ha
impegnati a riflettere su un problema antico e sempre nuovo quale la respon-
sabilità e il rispetto per il sorgere della vita umana. Saluto in modo partico-
lare Mons. Rino Fisichella, Magnifico Rettore della Pontificia Università
Lateranense, che ha promosso questo Congresso internazionale e lo ringrazio
per le espressioni di saluto che ha voluto rivolgermi. Il mio saluto si estende
poi agli illustri Relatori, Docenti e partecipanti tutti, che con il loro contri-
buto hanno arricchito queste giornate di intenso lavoro. Il vostro contributo
si inserisce efficacemente all'interno di quella più vasta produzione che, nel
corso dei decenni, è venuta crescendo su questo tema cosı̀ controverso e,
tuttavia, cosı̀ decisivo per il futuro dell'umanità.
Già il Concilio Vaticano II, nella Costituzione Gaudium et spes, si rivolge-
va agli uomini di scienza sollecitandoli ad unire gli sforzi per raggiungere
un'unità del sapere e una certezza consolidata circa le condizioni che possono
favorire una « onesta regolazione della procreazione umana ».1 Il mio Prede-
cessore di venerata memoria, il Servo di Dio Paolo VI, il 25 luglio del 1968,
pubblicava la Lettera enciclica Humanae vitae. Quel documento divenne ben
presto segno di contraddizione. Elaborato alla luce di una decisione sofferta,
esso costituisce un significativo gesto di coraggio nel ribadire la continuità
della dottrina e della tradizione della Chiesa. Quel testo, spesso frainteso ed
equivocato, fece molto discutere anche perché si poneva agli albori di una
profonda contestazione che segnò la vita di intere generazioni. A quarant'an-
ni dalla sua pubblicazione quell'insegnamento non solo manifesta immutata
* Die 10 Maii 2008. 1 GS, 52.