Prudens haec mulier Metis die XXV mensis Augusti anno MDCCCXVII divite
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale364
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale366
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale368
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale372
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale378
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale380
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale382
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale384
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale386
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale388
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale390
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale392
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale394
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale396
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale398
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale400
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale402
Congregatio pro Doctrina Fidei 403
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale404
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale406
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale408
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale410
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale412
Acta Benedicti Pp. XVI 397
esso tutto il mistero cristiano. Quando è nato, il vostro carisma non si confi-
gurava con particolari modalità di vita, ma si è poi man mano istituziona-
lizzato, fino ad una vera e propria consacrazione pubblica e solenne, conferita
dal Vescovo mediante un suggestivo rito liturgico che faceva della donna
consacrata la sponsa Christi, immagine della Chiesa sposa.
Carissime, la vostra vocazione è profondamente radicata nella Chiesa
particolare a cui appartenete: è compito dei vostri Vescovi riconoscere in
voi il carisma della verginità, consacrarvi e possibilmente rimanervi vicino
nel cammino, per insegnarvi il timore del Signore, come si impegnano a fare
durante la solenne liturgia di consacrazione. Dal respiro della Diocesi, con le
sue tradizioni, i suoi santi, i suoi valori, i limiti e le difficoltà, vi allargate al
respiro della Chiesa universale, soprattutto condividendone la preghiera li-
turgica, che vi è consegnata affinché « risuoni senza interruzione nel vostro
cuore e sulle vostre labbra ».7 In tal modo il vostro « io » orante si dilaterà
progressivamente fino a che nella preghiera non ci sia più che un grande
« noi ». È questa la preghiera ecclesiale e la vera liturgia. Nel dialogo con
Dio apritevi al dialogo con tutte le creature, nei cui confronti vi ritrovate
madri, madri dei figli di Dio.8
Il vostro ideale, in se stesso veramente alto, non esige tuttavia alcun
particolare cambiamento esteriore. Normalmente ciascuna consacrata rimane
nel proprio contesto di vita. È una via che sembra priva delle caratteristiche
specifiche della vita religiosa, soprattutto dell'obbedienza. Ma per voi l'amore
si fa sequela: il vostro carisma comporta una donazione totale a Cristo, una
assimilazione allo Sposo che richiede implicitamente l'osservanza dei consigli
evangelici, per custodire integra la fedeltà a Lui.9 L'essere con Cristo esige
interiorità, ma in pari tempo apre a comunicare con i fratelli: qui si innesta la
vostra missione. Un'essenziale « regola di vita » definisce l'impegno che cia-
scuna di voi assume col consenso del Vescovo, sia a livello spirituale sia
esistenziale. Si tratta di cammini personali. Tra voi ci sono stili e modalità
diverse di vivere il dono della verginità consacrata e questo si fa tanto più
evidente nel corso di un incontro internazionale, come quello che vi vede
riunite in questi giorni. Vi esorto ad andare oltre il modo di apparire, co-
7 RCV, 42. 8 Cfr RCV, 29. 9 Cfr RCV, 47.