Prudens haec mulier Metis die XXV mensis Augusti anno MDCCCXVII divite
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Acta Benedicti Pp. XVI 399
NUNTIUS
Ad primores Consilii Nationum Unitarum pro nutricatione et agricultura.
Signor Presidente della Repubblica italiana,
Illustri Capi di Stato e di Governo,
Signor Direttore Generale della FAO,
Signor Segretario Generale dell'ONU,
Signore e Signori!
Sono lieto di porgere il mio deferente e cordiale saluto a Voi, che, a diverso
titolo, rappresentate le varie componenti della famiglia umana e vi siete
riuniti a Roma per concordare soluzioni idonee ad affrontare il problema
della fame e della malnutrizione.
Al Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato, ho chiesto di
parteciparVi la particolare attenzione con cui seguo il vostro lavoro e di
assicurarVi che attribuisco grande importanza all'arduo compito che Vi at-
tende. A Voi guardano milioni di uomini e donne, mentre nuove insidie
minacciano la loro sopravvivenza e preoccupanti situazioni mettono a rischio
la sicurezza dei loro Paesi. Infatti, la crescente globalizzazione dei mercati
non sempre favorisce la disponibilità di alimenti ed i sistemi produttivi sono
spesso condizionati da limiti strutturali, nonché da politiche protezionistiche
e da fenomeni speculativi che relegano intere popolazioni ai margini dei pro-
cessi di sviluppo. Alla luce di tale situazione, occorre ribadire con forza che la
fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che, in realtà, dispone
di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a
tali drammi ed alle loro conseguenze. La grande sfida di oggi è quella di
« globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le
attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione dell'apporto di ogni
componente umana ».1
Alla FAO ed al suo Direttore Generale va, pertanto, il mio apprezzamento
e la mia gratitudine, per aver nuovamente attirato l'attenzione della comu-
nità internazionale su quanto ostacola la lotta contro la fame e per averla
1 Discorso alla Fondazione Centesimus Annus - pro Pontifice, 31 maggio 2008.