Prudens haec mulier Metis die XXV mensis Augusti anno MDCCCXVII divite
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semplicemente di fenomeni endemici e senza soluzione. La difesa della dignità
umana nell'azione internazionale, anche di emergenza, aiuterebbe inoltre a
misurare il superfluo nella prospettiva delle necessità altrui e ad amministra-
re secondo giustizia i frutti della creazione, ponendoli a disposizione di tutte
le generazioni.
Alla luce di tali principi, auspico che le Delegazioni presenti a questa
riunione si assumano nuovi impegni e si prefiggano di realizzarli con grande
determinazione. La Chiesa cattolica, dal canto suo, desidera unirsi a questo
sforzo! In spirito di collaborazione, essa trae dalla saggezza antica, inspirata
al Vangelo, un appello fermo ed accorato, che rimane di grande attualità per
quanti partecipano al Vertice: « Dà da mangiare a colui che è moribondo per
la fame, perché, se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso ».7 Vi
assicuro che, in questo cammino, potete contare sull'apporto della Santa
Sede. Pur differenziandosi dagli Stati, essa si unisce ai loro obiettivi più nobili
per suggellare un impegno che, per sua natura, coinvolge l'intera comunità
internazionale: incoraggiare ogni Popolo a condividere le necessità degli altri
Popoli, mettendo in comune i beni della terra che il Creatore ha destinato
all'intera famiglia umana.
Con questi sentimenti, formulo i miei più fervidi auguri per il successo dei
lavori ed invoco la Benedizione dell'Altissimo su di Voi e su quanti si impe-
gnano per l'autentico progresso della persona e della società.
Dal Vaticano, 2 Giugno 2008.
BENEDICTUS PP. XVI
7 Decretum Gratiani, c. 21, d. LXXXVI.