ACTA APOSTOLICAE SEDIS

 496 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 497

 498 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 499

 500 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 501

 502 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 503

 504 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 505

 506 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 507

 508 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 509

 510 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 511

 512 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 513

 514 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 515

 516 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 517

 518 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 519

 520 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 521

 522 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 523

 524 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 525

 526 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 527

 528 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 529

 530 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 531

 532 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 533

 534 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 535

 536 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 537

 538 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 539

 540 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 541

 542 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 543

 544 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 545

 546 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 547

 548 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 549

 550 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 551

 552 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 553

 554 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 555

 556 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 557

 558 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 559

 560 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 561

 562 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 563

 564 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 565

 566 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Acta Francisci Pp. 567

 568 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 569

 570 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 571

 572 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 573

 574 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 575

 576 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 577

 578 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio de Causis Sanctorum 579

 580 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio pro Episcopis 581

 582 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio pro Episcopis 583

 584 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 585

 586 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 587

 588 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

 Diarium Romanae Curiae 589

 590 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

Acta Francisci Pp. 551

una corretta e non riduttiva lettura dell'opera di Dante soprattutto nella

formazione scolastica ed universitaria.

Il beato Paolo VI, poi, ebbe particolarmente a cuore la figura e l'opera di

Dante, a cui dedicò, a conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, esat-

tamente cinquant'anni fa, la bellissima Lettera Apostolica Altissimi cantus,

in cui indicava, con grande sensibilità e profondità, le linee fondamentali e

sempre vive dell'opera dantesca. Paolo VI con forza e intensità affermava

che « nostro è Dante! Nostro, vogliamo dire, della fede cattolica » (n. 9).

Quanto al fine dell'opera dantesca, Paolo VI affermava chiaramente: « Il fine

della Commedia è primariamente pratico e trasformante. Non si propone

solo di essere poeticamente bella e moralmente buona, ma in alto grado

di cambiare radicalmente l'uomo e di portarlo dal disordine alla saggezza,

dal peccato alla santità, dalla miseria alla felicità, dalla contemplazione

terrificante dell'inferno a quella beatificante del paradiso » (n. 17). Citava,

poi, il significativo passo della lettera del Poeta a Can Grande della Scala:

« Il fine del tutto e della parte è togliere dallo stato di miseria i viventi in

questa vita e condurli allo stato di felicità » (n. 17).

Anche san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono spesso riferiti

alle opere del Sommo Poeta e lo hanno più volte citato. E nella mia prima

Enciclica, Lumen fidei, ho scelto anch'io di attingere a quell'immenso patri-

monio di immagini, di simboli, di valori costituito dall'opera dantesca. Per

descrivere la luce della fede, luce da riscoprire e recuperare affinché illumi-

ni tutta l'esistenza umana, mi sono basato proprio sulle suggestive parole

del Poeta, che la rappresenta come « favilla, / che si dilata in fiamma poi

vivace / e come stella in cielo in me scintilla » (n. 4; cfr Par. XXIV, 145-147).

Alla vigilia del Giubileo Straordinario della Misericordia, che si aprirà l'8

dicembre prossimo, a cinquant'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano

II, auspico vivamente che le celebrazioni del 750° anniversario della nascita

di Dante, come quelle in preparazione al VII centenario della sua morte

nel 2021, possano far sì che la figura dell'Alighieri e la sua opera siano

nuovamente comprese e valorizzate, anche per accompagnarci nel nostro

percorso personale e comunitario. La Commedia può essere letta, infatti,

come un grande itinerario, anzi come un vero pellegrinaggio, sia personale

e interiore, sia comunitario, ecclesiale, sociale e storico. Essa rappresenta il

paradigma di ogni autentico viaggio in cui l'umanità è chiamata a lasciare

quella che Dante definisce « l'aiuola che ci fa tanto feroci » ( Par. XX, 151) per