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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Congregatio de Causis Sanctorum 369
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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Risorto al Padre è diventata anche una parola che il Signore rivolge a noi:
« Sono risorto e ora sono sempre con te », dice a ciascuno di noi. La mia mano
ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani. Sono presente
perfino alla porta della morte. Dove nessuno può più accompagnarti e dove
tu non puoi portare niente, là ti aspetto io e trasformo per te le tenebre in
luce.
Questa parola del Salmo, letta come colloquio del Risorto con noi, è allo
stesso tempo una spiegazione di ciò che succede nel Battesimo. Il Battesimo,
infatti, è più di un lavacro, di una purificazione. È più dell'assunzione in una
comunità. È una nuova nascita. Un nuovo inizio della vita. Il passo della
Lettera ai Romani, che abbiamo appena ascoltato, dice con parole misteriose
che nel Battesimo siamo stati « innestati » nella somiglianza con la morte di
Cristo. Nel Battesimo ci doniamo a Cristo - Egli ci assume in sé, affinché poi
non viviamo più per noi stessi, ma grazie a Lui, con Lui e in Lui; affinché
viviamo con Lui e cosı̀ per gli altri. Nel Battesimo abbandoniamo noi stessi,
deponiamo la nostra vita nelle sue mani, cosı̀ da poter dire con san Paolo:
«Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me ». Se in questo modo ci
doniamo, accettando una specie di morte del nostro io, allora ciò significa
anche che il confine tra morte e vita diventa permeabile. Al di qua come al di
là della morte siamo con Cristo e per questo, da quel momento in avanti, la
morte non è più un vero confine. Paolo ce lo dice in modo molto chiaro nella
sua Lettera ai Filippesi: « Per me il vivere è Cristo. Se posso essere presso di
Lui (cioè se muoio) è un guadagno. Ma se rimango in questa vita, posso
ancora portare frutto. Cosı̀ sono messo alle strette tra queste due cose: essere
sciolto - cioè essere giustiziato - ed essere con Cristo, sarebbe assai meglio;
ma rimanere in questa vita è più necessario per voi ».3 Di qua e di là del
confine della morte egli è con Cristo - non esiste più una vera differenza.
Sı̀, è vero: « Alle spalle e di fronte tu mi circondi. Sempre sono nelle tue mani ».
Ai Romani Paolo ha scritto: «Nessuno ... vive per se stesso e nessuno muore
per se stesso ... sia che viviamo, sia che moriamo, siamo... del Signore ».4
Cari battezzandi, è questa la novità del Battesimo: la nostra vita appar-
tiene a Cristo, non più a noi stessi. Ma proprio per questo non siamo soli
neppure nella morte, ma siamo con Lui che vive sempre. Nel Battesimo,
insieme con Cristo, abbiamo già fatto il viaggio cosmico fin nelle profondità
della morte. Accompagnati da Lui, anzi, accolti da Lui nel suo amore, siamo
3 1, 21ss. 4 Rm 14, 7s.