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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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cadono nella rete durante la notte, quando è buio, e non di mattina, quando
l'acqua è ormai trasparente. I discepoli però si fidarono di Gesù e il risultato
fu una pesca miracolosamente abbondante, tanto che non riuscivano più a
tirare su la rete per la grande quantità di pesci raccolti.6 A questo punto
Giovanni, illuminato dall'amore, si rivolge a Pietro e dice: « È il Signore! ».7
Lo sguardo perspicace del discepolo che Gesù amava - icona del credente -
riconosce il Maestro presente sulla riva del lago. « È il Signore! »: questa sua
spontanea professione di fede è anche per noi un invito a proclamare che
Cristo risorto è il Signore della nostra vita.
Cari fratelli e sorelle, possa questa sera la Chiesa che è in Vigevano ripe-
tere con l'entusiasmo di Giovanni: Gesù Cristo « è il Signore! ». E possa la
vostra Comunità diocesana ascoltare il Signore che, per bocca mia, vi ripete:
« Getta la rete, Chiesa di Vigevano, e troverai! ». Sono venuto infatti tra voi
soprattutto per incoraggiarvi ad essere ardimentosi testimoni di Cristo. È la
fiduciosa adesione alla sua parola che renderà fruttuosi i vostri sforzi pasto-
rali. Quando il lavoro nella vigna del Signore sembra risultare vano, come la
fatica notturna degli Apostoli, non bisogna dimenticare che Gesù è in grado
di ribaltare tutto in un momento. La pagina evangelica, che abbiamo ascol-
tato, ci ricorda, da una parte, che dobbiamo impegnarci nelle attività pasto-
rali come se il risultato dipendesse totalmente dai nostri sforzi. Dall'altra, ci
fa comprendere, però, che il vero successo della nostra missione totalmente è
dono della Grazia. Nei misteriosi disegni della sua sapienza, Dio sa quando è il
tempo di intervenire. Ed allora, come la docile adesione alla parola del Si-
gnore fece sı̀ che si riempisse la rete dei discepoli, cosı̀ in ogni tempo, anche
nostro, lo Spirito del Signore può rendere efficace la missione della Chiesa nel
mondo.
Cari fratelli e sorelle, con grande gioia mi trovo in mezzo a voi: vi ringrazio
e saluto tutti cordialmente. Vi saluto come rappresentanti del Popolo di Dio
raccolto in questa Chiesa particolare, che ha il suo centro spirituale nella
Cattedrale, sul cui sagrato stiamo celebrando l'Eucaristia. Saluto con affetto
il vostro Vescovo, Mons. Claudio Baggini, e lo ringrazio per le cordiali parole
che mi ha rivolto all'inizio della Celebrazione; con lui saluto il Metropolita il
Cardinale Dionigi Tettamanzi, i Vescovi lombardi e gli altri Presuli. Rivolgo
uno speciale e caloroso saluto ai sacerdoti, complimentandomi per la genero-
sità con cui svolgono il loro servizio ecclesiale, senza badare a fatiche e disagi.
6 Cfr Gv 21, 6. 7 v. 7.