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società umana e pegno del Regno che viene. La missione della Chiesa è in
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scelti dalle diverse parti del mondo: si tratta di Pastori che governano con
zelo importanti Comunità diocesane, di Presuli preposti ai Dicasteri della
Curia Romana, o che hanno servito con esemplare fedeltà la Chiesa e la Santa
Sede. Da oggi, essi entrano a far parte di quel coetus peculiaris, che presta al
Successore di Pietro una collaborazione più immediata e assidua, sostenen-
dolo nell'esercizio del suo ministero universale. A loro, anzitutto, rivolgo il
mio affettuoso saluto, rinnovando l'espressione della mia stima e del mio vivo
apprezzamento per la testimonianza che rendono alla Chiesa e al mondo. In
particolare, saluto l'Arcivescovo Angelo Amato e lo ringrazio per le gentili
espressioni che mi ha indirizzato. Porgo, poi, il mio cordiale benvenuto alle
Delegazioni ufficiali di vari Paesi, alle Rappresentanze di numerose diocesi, e
a quanti sono qui convenuti per partecipare a questo evento, durante il quale
questi venerati e cari Fratelli ricevono il segno della dignità cardinalizia con
l'imposizione della berretta e l'assegnazione del Titolo di una chiesa di Roma.
Il vincolo di speciale comunione e affetto, che lega questi nuovi Cardinali
al Papa, li rende singolari e preziosi cooperatori dell'alto mandato affidato da
Cristo a Pietro, di pascere le sue pecore,1 per riunire i popoli con la sollecitu-
dine della carità di Cristo. È proprio da questo amore che è nata la Chiesa,
chiamata a vivere e camminare secondo il comandamento del Signore, nel
quale si riassumono tutta la legge e i profeti. Essere uniti a Cristo nella fede e
in comunione con Lui significa essere « radicati e fondati nella carità »,2 il
tessuto che unisce tutte le membra del Corpo di Cristo.
La parola di Dio appena proclamata ci aiuta a meditare proprio su questo
aspetto cosı̀ fondamentale. Nel brano del Vangelo 3 viene posta davanti ai
nostri occhi l'icona di Gesù come il Messia - preannunziato da Isaia 4 - che
non è venuto per farsi servire, ma per servire: il suo stile di vita diventa la
base dei nuovi rapporti all'interno della comunità cristiana e di un modo
nuovo di esercitare l'autorità. Gesù è in cammino verso Gerusalemme e
preannunzia per la terza volta, indicandola ai discepoli, la via attraverso la
quale intende portare a compimento l'opera affidatagli dal Padre: è la via
dell'umile dono di sé fino al sacrificio della vita, la via della Passione, la via
della Croce. Eppure, anche dopo questo annuncio, come è avvenuto per i
precedenti, i discepoli rivelano tutta la loro fatica a comprendere, a operare
1 Cfr. Gv 21, 15-17. 2 Ef 3, 17. 3 Mc 10, 32-45. 4 Cfr. Is 53.