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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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zione di tutti - è un ingente carico, un grande peso, un'immane fatica ».7 Fu
questa la seconda conversione che quest'uomo, lottando e soffrendo, dovette
continuamente realizzare: sempre di nuovo essere lı̀ per tutti, non per la
propria perfezione; sempre di nuovo, insieme con Cristo, donare la propria
vita, affinché gli altri potessero trovare Lui, la vera Vita.
C'è ancora una terza tappa decisiva nel cammino di conversione di sant'A-
gostino. Dopo la sua Ordinazione sacerdotale, egli aveva chiesto un periodo di
vacanza per poter studiare più a fondo le Sacre Scritture. Il suo primo ciclo di
omelie, dopo questa pausa di riflessione, riguardò il Discorso della montagna;
vi spiegava la via della retta vita, « della vita perfetta » indicata in modo
nuovo da Cristo - la presentava come un pellegrinaggio sul monte santo
della Parola di Dio. In queste omelie si può percepire ancora tutto l'entusia-
smo della fede appena trovata e vissuta: la ferma convinzione che il battez-
zato, vivendo totalmente secondo il messaggio di Cristo, può essere, appunto,
« perfetto » secondo il Sermone della montagna. Circa vent'anni dopo, Ago-
stino scrisse un libro intitolato Le Ritrattazioni, in cui passa in rassegna in
modo critico le sue opere redatte fino a quel momento, apportando correzioni
laddove, nel frattempo, aveva appreso cose nuove. Riguardo all'ideale della
perfezione nelle sue omelie sul Discorso della montagna annota: «Nel frat-
tempo ho compreso che uno solo è veramente perfetto e che le parole del
Discorso della montagna sono totalmente realizzate in uno solo: in Gesù
Cristo stesso. Tutta la Chiesa invece - tutti noi, inclusi gli Apostoli -
dobbiamo pregare ogni giorno: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimet-
tiamo ai nostri debitori ».8 Agostino aveva appreso un ultimo grado di umiltà
- non soltanto l'umiltà di inserire il suo grande pensiero nella fede umile
della Chiesa, non solo l'umiltà di tradurre le sue grandi conoscenze nella
semplicità dell'annuncio, ma anche l'umiltà di riconoscere che a lui stesso e
all'intera Chiesa peregrinante era ed è continuamente necessaria la bontà
misericordiosa di un Dio che perdona ogni giorno. E noi - aggiungeva -
ci rendiamo simili a Cristo, l'unico Perfetto, nella misura più grande possibile,
quando diventiamo come Lui persone di misericordia.
In quest'ora ringraziamo Dio per la grande luce che si irradia dalla sa-
pienza e dall'umiltà di sant'Agostino e preghiamo il Signore affinché doni a
tutti noi, giorno per giorno, la conversione necessaria e cosı̀ ci conduca verso
la vera vita. Amen.
7 Serm. 339, 4. 8 Cfr Retract. I, 19, 1-3.