Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale314
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale316
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale318
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale320
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale322
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale324
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale326
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale328
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale330
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale332
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale334
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale336
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale338
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale340
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale342
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale344
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale346
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale348
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale350
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale352
Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale354
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale356
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale358
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale360
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale362
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale364
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale366
Congregatio de Causis Sanctorum 367
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale368
Congregatio de Causis Sanctorum 369
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Congregatio de Causis Sanctorum 371
Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Congregatio de Causis Sanctorum 375
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
Congregatio de Causis Sanctorum 377
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale378
Congregatio de Causis Sanctorum 379
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale380
Congregatio de Causis Sanctorum 381
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale382
Congregatio de Causis Sanctorum 383
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale384
Congregatio de Causis Sanctorum 385
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale386
Congregatio de Causis Sanctorum 387
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale388
Congregatio de Causis Sanctorum 389
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale390
Congregatio de Causis Sanctorum 391
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale392
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale394
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale396
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale346
Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati ».2 Qui è il cuore del
Vangelo, il nucleo centrale del Cristianesimo. La luce di questo amore ha
aperto gli occhi di Agostino, gli ha fatto incontrare la « bellezza antica e
sempre nuova » 3 in cui soltanto trova pace il cuore dell'uomo.
Cari fratelli e sorelle, qui, davanti alla tomba di sant'Agostino, vorrei
idealmente riconsegnare alla Chiesa e al mondo la mia prima Enciclica, che
contiene proprio questo messaggio centrale del Vangelo: Deus caritas est, Dio
è amore.4 Questa Enciclica, soprattutto la sua prima parte, è largamente
debitrice al pensiero di sant'Agostino, che è stato un innamorato dell'Amore
di Dio, e lo ha cantato, meditato, predicato in tutti i suoi scritti, e soprattutto
testimoniato nel suo ministero pastorale. Sono convinto, ponendomi nella
scia degli insegnamenti del Concilio Vaticano II e dei miei venerati Prede-
cessori Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, che
l'umanità contemporanea ha bisogno di questo messaggio essenziale, incar-
nato in Cristo Gesù: Dio è amore. Tutto deve partire da qui e tutto qui deve
condurre: ogni azione pastorale, ogni trattazione teologica. Come dice san
Paolo: « Se non avessi la carità, nulla mi giova »: 5 tutti i carismi perdono di
senso e di valore senza l'amore, grazie al quale invece tutti concorrono a
edificare il Corpo mistico di Cristo.
Ecco allora il messaggio che ancora oggi sant'Agostino ripete a tutta la
Chiesa e, in particolare, a questa Comunità diocesana che con tanta venera-
zione custodisce le sue reliquie: l'Amore è l'anima della vita della Chiesa e
della sua azione pastorale. L'abbiamo ascoltato stamani nel dialogo tra Gesù
e Simon Pietro: «Mi ami tu? ... Pasci le mie pecorelle ».6 Solo chi vive nell'e-
sperienza personale dell'amore del Signore è in grado di esercitare il compito
di guidare e accompagnare altri nel cammino della sequela di Cristo. Alla
scuola di sant'Agostino ripeto questa verità per voi come Vescovo di Roma,
mentre, con gioia sempre nuova, la accolgo con voi come cristiano.
Servire Cristo è anzitutto questione d'amore. Cari fratelli e sorelle, la
vostra appartenenza alla Chiesa e il vostro apostolato risplendano sempre
per la libertà da ogni interesse individuale e per l'adesione senza riserve
all'amore di Cristo. I giovani, in particolare, hanno bisogno di ricevere l'an-
2 1 Gv 4, 10. 3 Conf. 10, 27. 4 1 Gv 4, 8.16. 5 Cfr 1 Cor 13, 3. 6 Gv 21, 15-17.