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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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Acta Benedicti Pp. XVI 349
« Io do loro cioè (alle mie pecore) la vita eterna e non andranno mai
perdute ».4 Cosı̀ afferma Gesù, che poco prima aveva detto: « Il buon pastore
offre la vita per le pecore ».5 Giovanni utilizza il verbo tithénai - offrire, che
ripete nei versetti seguenti (15.17.18); lo stesso verbo troviamo nel racconto
dell'Ultima Cena, quando Gesù « depose » le sue vesti per poi « riprenderle ».6 È
chiaro che si vuole in questo modo affermare che il Redentore dispone con
assoluta libertà della propria vita, cosı̀ da poterla offrire e poi riprendere
liberamente. Cristo è il vero Buon Pastore che ha dato la vita per le sue
pecore, per noi, immolandosi sulla Croce. Egli conosce le sue pecore e le sue
pecore lo conoscono, come il Padre conosce Lui ed Egli conosce il Padre.7 Non
si tratta di mera conoscenza intellettuale, ma di una relazione personale
profonda; una conoscenza del cuore, propria di chi ama e di chi è amato; di
chi è fedele e di chi sa di potersi a sua volta fidare; una conoscenza d'amore in
virtù della quale il Pastore invita i suoi a seguirlo, e che si manifesta piena-
mente nel dono che fa loro della vita eterna.8
Cari Ordinandi, la certezza che Cristo non ci abbandona e che nessun
ostacolo potrà impedire la realizzazione del suo universale disegno di salvezza
sia per voi motivo di costante consolazione - anche nelle difficoltà - e di
incrollabile speranza. La bontà del Signore è sempre con voi ed è forte. Il
Sacramento dell'Ordine che state per ricevere vi farà partecipi della stessa
missione di Cristo; sarete chiamati a spargere il seme della sua Parola, il seme
che porta in sé il Regno di Dio, a dispensare la divina misericordia e a nutrire
i fedeli alla mensa del suo Corpo e del suo Sangue. Per essere suoi degni
ministri dovrete alimentarvi incessantemente dell'Eucaristia, fonte e culmine
della vita cristiana. Accostandovi all'altare, vostra quotidiana scuola di san-
tità, di comunione con Gesù, del modo di entrare nei suoi sentimenti, per
rinnovare il sacrificio della Croce, scoprirete sempre più la ricchezza e la
tenerezza dell'amore del divino Maestro, che oggi vi chiama ad una più inti-
ma amicizia con Lui. Se lo ascolterete docilmente, se lo seguirete fedelmente,
imparerete a tradurre nella vita e nel ministero pastorale il suo amore e la sua
passione per la salvezza delle anime. Ciascuno di voi, cari Ordinandi, diven-
4 Gv 10, 28. 5 Gv 10, 11. 6 Cfr Gv 13, 4.12. 7 Cfr Gv 10, 14-15. 8 Cfr Gv 10, 27-28.