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società umana e pegno del Regno che viene. La missione della Chiesa è in
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III
Ad Plenariam Sessionem Pontificii Consilii ad Unitatem Christianorum
fovendam.*
Signori Cardinali,
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
Cari fratelli e sorelle!
È per me una grande gioia incontrarvi in occasione della Plenaria del
Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, durante la
quale riflettete sul tema: « Verso una nuova tappa del dialogo ecumenico ».
Nel rivolgere a ciascuno di voi il mio cordiale saluto, desidero ringraziare in
modo particolare il Presidente, Mons. Kurt Koch, anche per le calorose
espressioni con cui ha interpretato i vostri sentimenti.
Ieri, come ha ricordato Mons. Koch, avete celebrato, con un solenne Atto
commemorativo, il 50º anniversario dell'istituzione del vostro Dicastero. Il 5
giugno 1960, alla vigilia del Concilio Vaticano II, che ha indicato come cen-
trale per la Chiesa l'impegno ecumenico, il beato Giovanni XXIII creava il
Segretariato per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, denominato poi, nel
1988, Pontificio Consiglio. Fu un atto che costituı̀ una pietra miliare per il
cammino ecumenico della Chiesa cattolica. Nel corso di cinquant'anni è stata
percorsa molta strada. Desidero esprimere viva gratitudine a tutti coloro che
hanno prestato il loro servizio nel Pontificio Consiglio, ricordando anzitutto i
Presidenti che si sono succeduti: i Cardinali Augustin Bea, Johannes Wille-
brands, Edward Idris Cassidy; e mi è particolarmente gradito ringraziare il
Cardinale Walter Kasper, che ha guidato il Dicastero, con competenza e
passione, negli ultimi undici anni. Ringrazio membri e consultori, officiali e
collaboratori, coloro che hanno contribuito a realizzare i dialoghi teologici e
gli incontri ecumenici e quanti hanno pregato il Signore per il dono dell'unità
visibile tra i cristiani. Sono cinquant'anni in cui si è acquisita una conoscenza
più vera e una stima più grande con le Chiese e le Comunità ecclesiali, supe-
rando pregiudizi sedimentati dalla storia; si è cresciuti nel dialogo teologico,
ma anche in quello della carità; si sono sviluppate varie forme di collabora-
zione, tra le quali, oltre a quelle per la difesa della vita, per la salvaguardia
* Die 19 Novembris 2010.