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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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Acta Benedicti Pp. XVI 355
NUNTIUS
Paschalis nuntius «Urbi et Orbi » transmissus.*
Fratelli e sorelle del mondo intero,
uomini e donne di buona volontà!
Cristo è risorto! Pace a voi! Si celebra oggi il grande mistero, fondamento
della fede e della speranza cristiana: Gesù di Nazaret, il Crocifisso, è risusci-
tato dai morti il terzo giorno, secondo le Scritture. L'annuncio dato dagli
angeli, in quell'alba del primo giorno dopo il sabato, a Maria di Magdala e alle
donne accorse al sepolcro, lo riascoltiamo oggi con rinnovata emozione: « Per-
ché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato! ».1
Non è difficile immaginare quali fossero, in quel momento, i sentimenti di
queste donne: sentimenti di tristezza e sgomento per la morte del loro Signo-
re, sentimenti di incredulità e stupore per un fatto troppo sorprendente per
essere vero. La tomba però era aperta e vuota: il corpo non c'era più. Pietro e
Giovanni, avvertiti dalle donne, corsero al sepolcro e verificarono che esse
avevano ragione. La fede degli Apostoli in Gesù, l'atteso Messia, era stata
messa a durissima prova dallo scandalo della croce. Durante il suo arresto, la
sua condanna e la sua morte si erano dispersi, ed ora si ritrovavano insieme,
perplessi e disorientati. Ma il Risorto stesso venne incontro alla loro incredula
sete di certezze. Non fu sogno, né illusione o immaginazione soggettiva quel-
l'incontro; fu un'esperienza vera, anche se inattesa e proprio per questo par-
ticolarmente toccante. « Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: ''Pace a
voi!'' ».2
A quelle parole, la fede quasi spenta nei loro animi si riaccese. Gli Apostoli
riferirono a Tommaso, assente in quel primo incontro straordinario: Sı̀, il
Signore ha compiuto quanto aveva preannunciato; è veramente risorto e
noi lo abbiamo visto e toccato! Tommaso però rimase dubbioso e perplesso.
Quando Gesù venne una seconda volta, otto giorni dopo nel Cenacolo, gli
disse: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e
mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente! ». La risposta
* Die 8 Aprilis 2007. 1 Lc 24, 5-6. 2 Gv 20, 19.