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Obschon diese Herausforderungen von allen Mitgliedern der internatio-
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Sequenti mense Iulio relinquere potuit valetudinarium et in sedem novitiatus
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Acta Benedicti Pp. XVI 361
dunque a pregare il Padre celeste, a pregare uniti e con insistenza, perché Egli
mandi vocazioni al servizio della Chiesa-comunione.
Raccogliendo l'esperienza pastorale dei secoli passati, il Concilio Vaticano
II ha posto in evidenza l'importanza di educare i futuri presbiteri a un'au-
tentica comunione ecclesiale. Leggiamo in proposito nella Presbyterorum or-
dinis: « Esercitando l'ufficio di Cristo Capo e Pastore per la parte di autorità
che spetta loro, i presbiteri, in nome del Vescovo, riuniscono la famiglia di
Dio come fraternità animata nell'unità, e per mezzo di Cristo la conducono al
Padre nello Spirito Santo ».13 A questa affermazione del Concilio fa eco l'Esor-
tazione apostolica post-sinodale Pastores dabo vobis, la quale sottolinea che il
sacerdote « è servitore della Chiesa comunione perché - unito al Vescovo e in
stretto rapporto con il presbiterio - costruisce l'unità della comunità eccle-
siale nell'armonia delle diverse vocazioni, carismi e servizi ».14 È indispensa-
bile che all'interno del popolo cristiano ogni ministero e carisma sia orientato
alla piena comunione, ed è compito del Vescovo e dei presbiteri favorirla in
armonia con ogni altra vocazione e servizio ecclesiali. Anche la vita consa-
crata, ad esempio, nel suo proprium è al servizio di questa comunione, come
viene posto in luce nell'Esortazione apostolica post-sinodale Vita consecrata
dal mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II: « La vita consacrata ha
sicuramente il merito di aver efficacemente contribuito a tener viva nella
Chiesa l'esigenza della fraternità come confessione della Trinità. Con la co-
stante promozione dell'amore fraterno anche nella forma della vita comune,
essa ha rivelato che la partecipazione alla comunione trinitaria può cambiare
i rapporti umani, creando un nuovo tipo di solidarietà ».15
Al centro di ogni comunità cristiana c'è l'Eucaristia, fonte e culmine della
vita della Chiesa. Chi si pone al servizio del Vangelo, se vive dell'Eucaristia,
avanza nell'amore verso Dio e verso il prossimo e contribuisce cosı̀ a costruire
la Chiesa come comunione. Potremmo affermare che « l'amore eucaristico »
motiva e fonda l'attività vocazionale di tutta la Chiesa, perché, come ho
scritto nell'Enciclica Deus caritas est, le vocazioni al sacerdozio e agli altri
ministeri e servizi fioriscono all'interno del popolo di Dio laddove ci sono
uomini nei quali Cristo traspare attraverso la sua Parola, nei sacramenti e
specialmente nell'Eucaristia. E questo perché « nella liturgia della Chiesa,
nella sua preghiera, nella comunità viva dei credenti, noi sperimentiamo
13 N. 6. 14 N. 16. 15 N. 41.