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società umana e pegno del Regno che viene. La missione della Chiesa è in
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parla e con il quale siamo in relazione di amore. Cosı̀ la teologia deve essere
sempre nutrita dal dialogo con il Logos divino, Creatore e Redentore. Inoltre
nessuna teologia è tale se non è integrata nella vita e riflessione della Chiesa
attraverso il tempo e lo spazio. Sı̀, è vero che, per essere scientifica, la teologia
deve argomentare in modo razionale, ma anche deve essere fedele alla natura
della fede ecclesiale: centrata su Dio, radicata nella preghiera, in una comu-
nione con gli altri discepoli del Signore garantita dalla comunione con il
Successore di Pietro e tutto il Collegio episcopale.
Questa accoglienza e trasmissione del Logos ha anche come conseguenza
che la stessa razionalità della teologia aiuta a purificare la ragione umana
liberandola da certi pregiudizi ed idee che possono esercitare un forte influsso
sul pensiero di ogni epoca. Occorre d'altra parte rilevare che la teologia vive
sempre in continuità e in dialogo con i credenti e i teologi che sono venuti
prima di noi; poiché la comunione ecclesiale è diacronica, lo è anche la teo-
logia. Il teologo non incomincia mai da zero, ma considera come maestri i
Padri e i teologi di tutta la tradizione cristiana. Radicata nella Sacra Scrit-
tura, letta con i Padri e i Dottori, la teologia può essere scuola di santità,
come ci ha testimoniato il beato John Henry Newman. Far scoprire il valore
permanente della ricchezza trasmessa dal passato non è un contributo da
poco della teologia al concerto delle scienze.
Cristo è morto per tutti, benché non tutti lo sappiano o lo accettino.
Avendo ricevuto l'amore di Dio, come potremmo non amare quelli per i quali
Cristo ha dato la propria vita? «Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche
noi dobbiamo dare la vita per i fratelli ».5 Tutto questo ci porta al servizio
degli altri nel nome di Cristo; in altre parole, l'impegno sociale dei cristiani
deriva necessariamente dalla manifestazione dell'amore divino. Contempla-
zione di Dio rivelato e carità per il prossimo non si possono separare, anche se
si vivono secondo diversi carismi. In un mondo che spesso apprezza molti
doni del Cristianesimo - come per esempio l'idea di uguaglianza democratica
- senza capire la radice dei propri ideali, è particolarmente importante
mostrare che i frutti muoiono se viene tagliata la radice dell'albero. Infatti
non c'è giustizia senza verità, e la giustizia non si sviluppa pienamente se il
suo orizzonte è limitato al mondo materiale. Per noi cristiani la solidarietà
sociale ha sempre una prospettiva di eternità.
5 1 Gv 3, 16.