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società umana e pegno del Regno che viene. La missione della Chiesa è in
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Acta Benedicti Pp. XVI 917
II
Ad participes XXV Conferentiae Internationalis apparatae a Pontificio Consilio
pro Valetudinis Administris.
Al Venerato Fratello
Zygmunt Zimowski
Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari
Con gioia desidero far giungere il mio cordiale saluto ai partecipanti alla
XXV Conferenza Internazionale, che bene si inserisce nell'anno celebrativo
dei 25 anni dalla istituzione del Dicastero, ed offre un motivo ulteriore per
ringraziare Dio di questo prezioso strumento per l'apostolato della misericor-
dia. Un pensiero riconoscente verso tutti coloro che si adoperano, nei vari
settori della pastorale della salute, per vivere quella diaconia della carità, che
è centrale nella missione della Chiesa. In questo senso, mi è grato ricordare i
Cardinali Fiorenzo Angelini e Javier Lozano Barragán, che hanno guidato in
questi 25 anni il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e rivolgere un
particolare saluto all'attuale Presidente del Dicastero, l'Arcivescovo Zyg-
munt Zimowski, come pure al Segretario, al Sotto-Segretario, agli Officiali,
ai collaboratori, ai relatori del Convegno e a tutti i presenti.
Il tema da voi scelto quest'anno « Caritas in veritate ». Per una cura della
salute equa ed umana riveste un interesse particolare per la comunità cri-
stiana, in cui è centrale la cura per l'essere uomo, per la sua dignità trascen-
dente e per i suoi diritti inalienabili. La salute è un bene prezioso per la
persona e la collettività da promuovere, conservare e tutelare, dedicando
mezzi, risorse ed energie necessarie affinché più persone possano usufruirne.
Purtroppo, ancora oggi permane il problema di molte popolazioni del mondo
che non hanno accesso alle risorse necessarie per soddisfare i bisogni fonda-
mentali, in modo particolare per quanto riguarda la salute. È necessario
operare con maggiore impegno a tutti i livelli affinché il diritto alla salute
sia reso effettivo, favorendo l'accesso alle cure sanitarie primarie. Nella no-
stra epoca si assiste da una parte ad un'attenzione alla salute che rischia di
trasformarsi in consumismo farmacologico, medico e chirurgico, diventando
quasi un culto per il corpo, e dall'altra parte, alla difficoltà di milioni di
persone ad accedere a condizioni di sussistenza minimali e a farmaci indi-
spensabili per curarsi.