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è inferiore e distante, nessuno insignificante, ma tutti siamo prediletti e
importanti: tu sei importante! E Dio conta su di te per quello che sei, non
per ciò che hai: ai suoi occhi non vale proprio nulla il vestito che porti o
il cellulare che usi; non gli importa se sei alla moda, gli importi tu, così
come sei. Ai suoi occhi vali e il tuo valore è inestimabile.
Quando nella vita ci capita di puntare in basso anziché in alto, può
aiutarci questa grande verità: Dio è fedele nell'amarci, persino ostinato. Ci
aiuterà pensare che ci ama più di quanto noi amiamo noi stessi, che crede
in noi più di quanto noi crediamo in noi stessi, che "fa sempre il tifo" per
noi come il più irriducibile dei tifosi. Sempre ci attende con speranza, anche
quando ci rinchiudiamo nelle nostre tristezze, rimuginando continuamente
sui torti ricevuti e sul passato. Ma affezionarci alla tristezza non è degno
della nostra statura spirituale! È anzi un virus che infetta e blocca tutto,
che chiude ogni porta, che impedisce di riavviare la vita, di ricominciare.
Dio, invece, è ostinatamente speranzoso: crede sempre che possiamo rial-
zarci e non si rassegna a vederci spenti e senza gioia. È triste vedere un
giovane senza gioia. Perché siamo sempre i suoi figli amati. Ricordiamoci
di questo all'inizio di ogni giornata. Ci farà bene ogni mattina dirlo nella
preghiera: "Signore, ti ringrazio perché mi ami; sono sicuro che tu mi ami;
fammi innamorare della mia vita". Non dei miei difetti, che vanno corretti,
ma della vita, che è un grande dono: è il tempo per amare ed essere amati.
Zaccheo aveva un secondo ostacolo sulla via dell'incontro con Gesù: la
vergogna paralizzante. Su questo abbiamo detto qualcosa ieri sera. Possia-
mo immaginare che cosa sia successo nel cuore di Zaccheo prima di salire
su quel sicomoro, ci sarà stata una bella lotta: da una parte una curiosi-
tà buona, quella di conoscere Gesù; dall'altra il rischio di una tremenda
figuraccia. Zaccheo era un personaggio pubblico; sapeva che, provando a
salire sull'albero, sarebbe diventato ridicolo agli occhi di tutti, lui, un capo,
un uomo di potere, ma tanto odiato. Ma ha superato la vergogna, perché
l'attrattiva di Gesù era più forte. Avrete sperimentato che cosa succede
quando una persona diventa tanto attraente da innamorarsene: allora può
capitare di fare volentieri cose che non si sarebbero mai fatte. Qualcosa di
simile accadde nel cuore di Zaccheo, quando sentì che Gesù era talmente
importante che avrebbe fatto qualunque cosa per Lui, perché Lui era l'unico
che poteva tirarlo fuori dalle sabbie mobili del peccato e della scontentezza.
E così la vergogna che paralizza non ha avuto la meglio: Zaccheo - dice il