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Vangelo - « corse avanti », « salì » e poi, quando Gesù lo chiamò, « scese in
fretta » (vv. 4.6). Ha rischiato, si è messo in gioco. Questo è anche per noi
il segreto della gioia: non spegnere la curiosità bella, ma mettersi in gioco,
perché la vita non va chiusa in un cassetto. Davanti a Gesù non si può
rimanere seduti in attesa con le braccia conserte; a Lui, che ci dona la vita,
non si può rispondere con un pensiero o con un semplice "messaggino"!
Cari giovani, non vergognatevi di portargli tutto, specialmente le debo-
lezze, le fatiche e i peccati nella Confessione: Lui saprà sorprendervi con
il suo perdono e la sua pace. Non abbiate paura di dirgli "sì" con tutto lo
slancio del cuore, di rispondergli generosamente, di seguirlo! Non lasciatevi
anestetizzare l'anima, ma puntate al traguardo dell'amore bello, che richiede
anche la rinuncia, e un "no" forte al doping del successo ad ogni costo e
alla droga del pensare solo a sé e ai propri comodi.
Dopo la bassa statura, dopo la vergogna paralizzante, c'è un terzo ostacolo
che Zaccheo ha dovuto affrontare, non più dentro di sé, ma attorno a sé. È
la folla mormorante, che prima lo ha bloccato e poi lo ha criticato: Gesù non
doveva entrare in casa sua, in casa di un peccatore! Quanto è difficile accogliere
davvero Gesù, quanto è duro accettare un « Dio, ricco di misericordia » ( Ef 2, 4).
Potranno ostacolarvi, cercando di farvi credere che Dio è distante, rigido e
poco sensibile, buono con i buoni e cattivo con i cattivi. Invece il nostro Padre
« fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni » ( Mt 5, 45) e ci invita al coraggio
vero: essere più forti del male amando tutti, persino i nemici. Potranno ridere
di voi, perché credete nella forza mite e umile della misericordia. Non abbiate
timore, ma pensate alle parole di questi giorni: « Beati i misericordiosi, perché
troveranno misericordia » ( Mt 5, 7). Potranno giudicarvi dei sognatori, perché
credete in una nuova umanità, che non accetta l'odio tra i popoli, non vede i
confini dei Paesi come delle barriere e custodisce le proprie tradizioni senza
egoismi e risentimenti. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le vostre
braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l'unica
famiglia umana, che qui così bene rappresentate!
La folla, quel giorno, ha giudicato Zaccheo, lo ha guardato dall'alto in
basso; Gesù, invece, ha fatto il contrario: ha alzato lo sguardo verso di lui
(v. 5). Lo sguardo di Gesù va oltre i difetti e vede la persona; non si ferma
al male del passato, ma intravede il bene nel futuro; non si rassegna di
fronte alle chiusure, ma ricerca la via dell'unità e della comunione; in mez-
zo a tutti, non si ferma alle apparenze, ma guarda al cuore. Gesù guarda