216 DOCUMENTA DIPLOMATICA.

sexaginta et amplius armatorum millibus Pontificio territorio; pe- cunia, emissariis, armorum suppeditatque ad defectionem excitati; pollicitationibus, programmatis, notisque ephemeridum instigati ad desciscendum a legitimo imperio, Romani non modo in officio per- stiterunt, sed magno quoque numero collecti vitam ultro obtulerunt, armaque ceperunt, ut a qualibet aggressione Principem amatis- simum tuerentur. Iure igitur meritoque fas est sciscitari ex eodem Ministro, num ipse putet, parem agendi rationem sequuturos fuisse incolas ceterarum Italiae regionum Florentino gubernio subiecta- rum, si quis exterus exercitus certo consilio in finibus constitisset, indeque eam coactionem exercuisset, quam in Romanos atque in alios provinciarum Sanctissimi Patris incolas exercere natura sua debuisset Italicorum agminum iuxta fines Pontificios, ac sub ipsam Urbem praesentia.

Verum est, motum quendam sequutum fuisse copiarum Regis ingressionem: ast unusquisque scil, profluxisse illum necessario ex agendi ratione, quam tum iniit, non populus noster Romanus, sed unice agmen illud innumerum emigratorum (ut aiunt), omniumque

tificio da oltre sessanta mila italiani; eccitati con denaro, con emissarii, con somministrazione d'armi a commuoversi; spinti da promesse, manifesti ed articoli giornalistici a ribellarsi contro il legittimo governo, i romani non solo si tennero impassibili, ma riunendosi anzi in grandissimo numero offerirono spontanei la vita e presero le armi per difendere da ogni attacco il loro amato Sovrano. Pel che si ha ben diritto di dimandare allo stesso si- gnor ministro se creda egli che eguale attitudine sarebbesi ri- scontrata negli abitanti di ogni altra parte d'Italia dominata dal governo di Firenze, quante volte un'armata straniera si fosse posta al confine con un determinato intendimento, e di colà aves- se esercitata quella pressione che necessariamente esercitar do vea su'romani e sugli altri delle provincie del Santo Padre la pre- senza delle truppe italiane lungo il confine Pontificio ed in pros- simità della stessa Capitale.

» E mentre è pur vero che un movimento ebbe luogo, entrate le regie truppe, ognuno però sa che fu desso conseguenza im- mancabile del contegno assunto allora, non dal nostro popolo,