DOCUMENTA DIPLOMATICA. 221

homini acatholico condonandas, ast quae a catholici gubernii Mi- nistro adductae tam dolorem quam admirationem natura sua debent ingerere. Quum autem litterarum brevitati historica non conveniat disquisilio, ut omittam adnotare, temporalis dominii in- stitutionem medio aevo esse antiquiorem, et nidlam umquam fuisse epocham, in qua moralis Pontificatus vis magis praefulserit ; de cautionibus (ut vocant) potius disseram, quas Summo Pontifici, omni prorsus potestate exspoliato, offerendas iaciat Italicum Gubernium, ut acquiescant conscientiae, neve catholicus terrarum orbis putet, religiosas opiniones ob Italicam effectam Unitatem periclitari.

Quam valeat mereri fidem Italici Gubernii promissio, licet so- lemnis, licet sancita pactis inter nationes initis, licet legibus, decre- tis, Parlamenti suffragiis firmata, clare edocent Tiguri et Villae Fran- cae tractatus; peractae adversus omnes Italiae Principes usurpatio- nes; Pactio mensis Septembris anni 1864, respiciens Gallici prae- sidii e Pontificio territorio discessum obligationesque consequenter a Florentino Gubernio susceptas ; praestitae e suggesto cautiones, omni tempore ac nuper quoque, pactionis eiusdem sensum ac lit-

sovranità, di extra-territorialità, di preminenze principesche da concedersi al Pontefice, perchè riconosciute da lui stesso indi- spensabili. E non si sa dopo ciò comprendere come, nel tessere la storia del Papato, abbia egli avuto ricorso a certe sottigliezze perdonabili in bocca di un acattolico, ma che ripetute da un mi- nistro d'un governo cattolico non possono a meno di produrre tanto dolore, quanto ribrezzo. - Non convenendo alla brevità di un dispaccio una discussione storica, ed omettendo di rilevare che la istituzione del dominio temporale è anteriore al medio evo; e che se vi fu tempo in cui la forza morale del Papato fu più che mai grande, la si fu in quell' epoca, discorrerò delle gua- rentigie che, spogliato il Pontefice di ogni dominio, vogliono a lui concedersi, affinchè le coscienze sieno tranquille ed il mondo cat- tolico non si creda punto minacciato nelle sue credenze religiose per l'effetto del compimento dell'unità italiana.

» Qual fede possa meritare una promessa del Governo italiano sia pur solenne, sia pur sanzionata da patti internazionali, da leggi, da decréti, da voti del parlamento, ben lo dicono il Trattato di