DOCUMENTA DIPLOMATICA. 237

consilium maturavi; quod quidem consilium in proposito iam per ephemerides manifestato perstringitur, cogendi nempe Beatissimum Patrem Helveticam cohortem paucosque illos milites e Palatio ar- cere, qui eius inserviunt custodiae, ut haec committatur vel natio- nali militiae, cuius inter duces famigeralus Tognetti et huiusce ge- neris hominum alii recensentur; vel regularibus copiis, quarum spiritus ac mens nullam profecto securitatem suadent.

Quibus angustiis in hoc factorum cumulo Sanctissimi Patris ani- mus opprimatur, facilius est mente concipere, quam verbis referre. Atque hae porro angustiae graviores quoque necessario evadunt con- sideranti, factiosorum hominum audaciam eo magis augeri magisque timendam evadere, quo segniorem in illa reprimenda auctoritas se praebet. Neque hallucinari eum putem qui diceret, quae hic fiunt ac fieri poterunt; perturbationem ab italici exercitus ingressione ad hanc usque diem perdurantem; tolerantiam, in qua spes reponuntur, quaeque adhibetur quum de iniuria Pontificis personae dignitati- que agitur inferendo; ea esse media, quibus Pontificis eiusdem ab Urbe discessum locum habere posse praesumitur.

concetto. E che desso si riassume nel proposito manifestato dal giornalismo, di ottenere cioè che il Santo Padre sia costretto ad allontanare dal suo palazzo gli svizzeri, e quelle poche guardie, le quali servono per la custodia di esso, per affidarlo o alla guar- dia nazionale, che ha fra i suoi capitani un Tognetti ed altri di simil risma, od anche alle truppe regolari, il cui spirito e le rette intenzioni sono tutt'altro che rassicuranti.

» In quali angustie si trovi l'animo del Santo Padre per que- sto cumulo di fatti, è più facile immaginarlo che ridirlo. E queste angustie necessariamente raddoppiano nel riflesso, che l'audacia dei faziosi tanto più si accresce e addiviene temibile, quanto più indolente si addimostra l'autorità nel reprimerla. E credo che non si vada lungi dal vero ritenendo che, quanto qui accade e potrà accadere, che il disordine permanente, dall'ingresso delle truppe a tutt'oggi, che la tolleranza su cui si fa assegnamento e che si professa, quando trattasi di recare offesa alla persona ed alla dignità del Pontefice, sieno quei mezzi sui quali si conta per conseguire la partenza del Santo Padre da Roma.