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nem, Plebisciti acceptationem respicientis. Quodque consideratione dignius est, lex de qua paucis ante horis suffragium tulerant Sena- tores, firmata ac signata est a Ministris paucis illis horis, quas sunt in hac Alma Urbe morati: vespere eiusdem diei per Officiales Ephe- merides Romae constitutas est publicata.

Ex rebus hisce omnibus sponte fluit cogitatio, haec ideo fuisse constituta, ut per factum inopinato completum, os praecluderetuv quibuscumque in contrarium animadversionibus, quas hoc vel illud Gubernium facere potuisset, utque sancirentur eodem tempore ac solemniori quoque forma usurpationes in Beatissimi Patris et ca- tholici totius orbis detrimentum perpelratae, exhibendo Regi sub- scribendum Decretum illas confirmans in loco ipso exspoliationis.

Ad me quod attinet, fundamento velim destitutam putare huiusmodi opinionem, quum in animum nequeam inducere, posse regni cuiuslibet Administros eo usque importunitatis devenire, ut Regem cogant inopinatum adeo et ob viarum statum incommodum iter suscipere ad hunc unicum finem, ut atrociori nempe contumelia Pontificis dignitas. Sanclissimique Patris principatus impetatur.

cettazione del plebiscito. E ciò che è più degno di considerazione, la legge votata poche ore prima dai senatori, fu confermala e firmata dai ministri durante il loro soggiorno di poche ore in questa capitale. Sé ne fece pubblicazione la sera stessa nella Gaz- zetta Ufficiale di Roma.

» Dall' insieme di questi atti nasce naturalissimo il pensiero, che si è voluto con un fatto inopinatamente compiuto, chiudere la bocca alle osservazioni in contrario che avrebbe potuto pre- sentare la tale o la tal altra potenza, e in pari tempo sanzionare, sotto una forma più solenne, le usurpazioni commesse a danno del S. Padre e della Cattolicità, facendo sottoscrivere dal re il decreto che le. conferma sul luogo stesso della spogliazione.

» Quanto a me, amo credere questa supposizione senza fon- damento, non potendo ammettere che un Ministero possa spingere l'importunità fino al punto di costringere il Re ad un viaggio così improvviso e disastroso per lo stato delle strade, unicamente per infliggere un più sanguinoso affronto alia dignità del Pontefice e alla sovranità del S. Padre.