DOCUMENTA DIPLOMATICA. 243

ficationibus Principes obiicerenlur, Municipum edicta, ephemeri- dum declamaliones, Circulorum programmata populum invitave- rant, ut obviam advenientibus conserte procederei. Auditores quo- que Archigymnasii, ac Lycei discipuli (qui quidem Collegio Romano potiuntur, ex quo Patres Societatis Iesu fuerunt remoti) suis omnes vexillis illuc conferre sese debuerunt. Significationes tamen, quibus Principes excepti sunt, nullum prae se tulerunt solemnitatis cha- racterem; ac si infimae plebis manum excipias, quae ad tubicinis praeeuntis sonitum per vias collecta, comitatum sepiebat, ac venien- tibus plaudebal, ceteri omnes curiosi, qui quocumque et quavis de causa solent affluere, silentium dignitate plenum servabant.

Quum bini viatores ipsorum habitationi destinatas aedes con- scenderunt, qui per viam conclamarant ac plauserunt, Principum e praecipuo domus peristylio praesentiam coeperunt efflagitare. Vo- tum hoc prius expletum est, quam fuisset prolatum. Decoratum revera est serico rubei coloris tapeto illud ipsum perystilium, ex quo Pontificis, Romae Principis* augusti Ecclesiae Capitis electio

resse in folla e i Principi fossero l'oggetto di una dimostrazione di gioia, gli avvisi del Municipio, gli articoli dei giornali, i pro- clami dei Circoli avevano invitato la popolazione a recarsi in gran numero sul loro passaggio. Gli studenti dell' Università e quelli del Liceo, installati nel Collegio Romano donde vennero espulsi i Gesuiti, dovettero del pari recarvisi colle loro rispettive ban- diere. Tuttavia l'accoglienza non presentò guari un carattere di festa; e se si eccettua un pugno del popolaccio, che, accozzato nelle strade al suono della tromba che aveva alla testa, sul luogo medesimo circondava il corteo e applaudiva i nuovi venuti, tutti gli altri curiosi, che sogliono riunirsi dapertutto e per un motivo qualunque, serbavano un silenzio pieno di dignità.

» Quando i due viaggiatori furono saliti al quartiere, destinato a diventare loro abitazione, quelli che durante il tragitto avevano gridato ed applaudito si posero a richiedere la comparsa dei Prin- cipi sul balcone principale del Palazzo. Questo desiderio fu prima esaudito che espresso. Si decorò infatti d'un tappeto di seta rossa quella stessa loggia donde si annunzia al mondo cattolico l'ele- zione del Pontefice, Sovrano di Roma, Capo augusto della Chiesa;