Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale368
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale372
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale378
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale380
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale382
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale384
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale386
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale388
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale390
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale392
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale394
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale396
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale398
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale400
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale402
alla grande tradizione della Chiesa contro gli influssi esercitati dalla musica
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale406
Congregatio pro Doctrina Fidei 407
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale408
Congregatio pro Doctrina Fidei 409
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale410
Congregatio pro Doctrina Fidei 411
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale412
Congregatio pro Doctrina Fidei 413
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale414
Congregatio pro Doctrina Fidei 415
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale416
Congregatio pro Doctrina Fidei 417
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale418
Congregatio pro Doctrina Fidei 419
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale420
Congregatio de Causis Sanctorum 421
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale422
Congregatio de Causis Sanctorum 423
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale424
Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 425
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale426
Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 427
Acta Benedicti Pp. XVI 381
Cari amici, secondo le tradizioni veneziane avete voluto accogliermi in
questo luogo suggestivo, che è come la porta di accesso al cuore della Città.
Da qui lo sguardo abbraccia il sereno bacino di San Marco, l'elegante Palazzo
Ducale, la meravigliosa mole della Basilica marciana, l'inconfondibile profilo
della città, giustamente detta « la perla dell'Adriatico ». Da questo molo si può
cogliere quell'aspetto di singolare apertura che da sempre caratterizza Vene-
zia, crocevia di persone e comunità di ogni provenienza, cultura, lingua e
religione. Punto di approdo e di incontro per gli uomini di tutti i continenti,
per la sua bellezza, la sua storia, le sue tradizioni civili, questa Città ha
corrisposto nei secoli alla speciale vocazione di essere ponte tra Occidente
ed Oriente. Anche in questa nostra epoca, con le sue nuove prospettive e le
sue sfide complesse, essa è chiamata ad assumere importanti responsabilità in
ordine alla promozione di una cultura di accoglienza e di condivisione, capace
di gettare ponti di dialogo tra i popoli e le nazioni; una cultura della concordia
e dell'amore, che ha le sue solide fondamenta nel Vangelo.
Lo splendore dei monumenti e la fama delle istituzioni secolari manife-
stano la storia gloriosa e il carattere delle genti venete, oneste e laboriose,
dotate di grande sensibilità, di capacità organizzative e di quello che nel
linguaggio quotidiano viene detto « buon senso ». Tale patrimonio di tradizio-
ni civili, culturali ed artistiche ha trovato un fecondo sviluppo anche grazie
all'accoglienza della fede cristiana, che affonda le sue radici molto lontano,
già dalla nascita dei primi insediamenti di questa laguna. Con il passare dei
secoli, la fede trasmessa dai primi evangelizzatori si è radicata sempre più
profondamente nel tessuto sociale, fino a diventarne parte essenziale. Ne sono
visibile testimonianza le splendide Chiese e le tante edicole devozionali disse-
minate tra calli, canali e ponti. Vorrei ricordare, in particolare, i due impor-
tanti Santuari che, in tempi diversi, vennero edificati dai veneziani in ottem-
peranza ad un voto, per ottenere dalla Provvidenza divina la liberazione
dalla piaga della peste: eccoli di fronte a questo Molo, sono la Basilica del
Redentore e il Santuario della Madonna della Salute, entrambi mete di nu-
merosi pellegrini nelle rispettive ricorrenze annuali. I vostri padri ben sape-
vano che la vita umana è nelle mani di Dio e che senza la sua benedizione
l'uomo costruisce invano. Perciò, visitando la vostra Città, chiedo al Signore
che doni a tutti voi una fede sincera e fruttuosa, capace di alimentare una
grande speranza e una paziente ricerca del bene comune.
Cari amici, la mia preghiera si eleva a Dio per implorare che effonda le sue
benedizioni su Venezia e il suo territorio. Invito tutti voi, cari Veneziani, a