Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale368
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale372
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale380
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale382
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale384
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale386
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale390
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale392
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale394
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale396
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale398
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale400
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale402
alla grande tradizione della Chiesa contro gli influssi esercitati dalla musica
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale406
Congregatio pro Doctrina Fidei 407
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale408
Congregatio pro Doctrina Fidei 409
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale410
Congregatio pro Doctrina Fidei 411
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale412
Congregatio pro Doctrina Fidei 413
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale414
Congregatio pro Doctrina Fidei 415
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale416
Congregatio pro Doctrina Fidei 417
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale418
Congregatio pro Doctrina Fidei 419
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale420
Congregatio de Causis Sanctorum 421
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale422
Congregatio de Causis Sanctorum 423
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale424
Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 425
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 427
Acta Benedicti Pp. XVI 383
affettuoso saluto e il sincero apprezzamento per il vostro servizio, in parti-
colare nello svolgimento delle Assemblee ecclesiali. Sono lieto di salutare la
storica Comunità armena di Venezia con l'Abate e i monaci mechitaristi. Un
pensiero va al Metropolita greco-ortodosso d'Italia Ghennadios e al Vescovo
della Chiesa Ortodossa Russa Nestor, come pure ai Rappresentanti delle
Comunità luterana ed anglicana.
Gratitudine e gioia sono perciò i sentimenti che caratterizzano questo
nostro incontro. Esso si svolge nello spazio sacro, colmo di arte e di memoria,
della Basilica di San Marco, dove la fede e la creatività umana hanno dato
origine ad una eloquente catechesi per immagini. Il Servo di Dio Albino
Luciani, che fu vostro indimenticabile Patriarca, cosı̀ descrisse la sua prima
visita in questa Basilica, da giovane sacerdote: « Mi trovai immerso in un
fiume di luce ... Finalmente potevo vedere e godere con i miei occhi tutto
lo splendore di un mondo di arte e di bellezza unico e irripetibile, il cui fascino
ti penetra nel profondo ».1 Questo tempio è immagine e simbolo della Chiesa di
pietre vive, che siete voi, cristiani di Venezia.
« Oggi devo fermarmi a casa tua. In fretta scese e l'accolse ».2 Quante volte,
durante la Visita pastorale, avete ascoltato e meditato queste parole, rivolte
da Gesù a Zaccheo! Esse sono state il motivo conduttore dei vostri incontri
comunitari, offrendovi uno stimolo efficace ad accogliere Gesù Risorto, via
sicura per trovare pienezza di vita e felicità. Infatti, l'autentica realizzazione
dell'uomo e la sua vera gioia non si trovano nel potere, nel successo, nel
denaro, ma soltanto in Dio, che Gesù Cristo ci fa conoscere e ci rende vicino.
È questa l'esperienza di Zaccheo. Egli, secondo la mentalità corrente, ha
tutto: potere e denaro. Può dirsi un « uomo arrivato »: ha fatto carriera, ha
raggiunto ciò che voleva e potrebbe dire, come il ricco stolto della parabola
evangelica, « anima mia hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati,
mangia, bevi e divertiti ».3 Per questo il suo desiderio di vedere Gesù è sor-
prendente. Che cosa lo spinge a ricercare l'incontro con Lui? Zaccheo si rende
conto che quanto possiede non gli basta, sente il desiderio di andare oltre. Ed
ecco che Gesù, il profeta di Nazaret, passa da Gerico, la sua città. Di Lui gli è
giunta l'eco di alcune parole inconsuete: beati i poveri, i miti, gli afflitti, gli
affamati di giustizia. Parole per lui strane, ma forse proprio per questo affa-
scinanti e nuove. Vuole vedere questo Gesù. Ma Zaccheo, seppure ricco e
1 Io sono il ragazzo del mio Signore, Venezia-Quarto d'Altino, 1998. 2 Lc 19, 5-6. 3 Lc 12, 19.