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Acta Francisci Pp. 625
della Cost. ap. Pastor Bonus, a proposito dei Dicasteri, quando non c'è la
giurisdizione che viene dall'ordinazione - cioè la giurisdizionale pastorale -
non si vede scritto che può essere una donna, non so se capo dicastero,
ma… Per esempio per i migranti: al dicastero per i migranti una donna
potrebbe andare. E quando c'è necessità - adesso che i migranti entrano in
un dicastero - della giurisdizione, sarà il Prefetto a dare questo permesso.
Ma nell'ordinario può andare, nell'esecuzione del processo decisionale. Per
me è molto importante l'elaborazione delle decisioni: non soltanto l'esecuzio-
ne, ma anche l'elaborazione, e cioè che le donne, sia consacrate sia laiche,
entrino nella riflessione del processo e nella discussione. Perché la donna
guarda la vita con occhi propri e noi uomini non possiamo guardarla così.
È il modo di vedere un problema, di vedere qualsiasi cosa, in una donna
è diverso rispetto a quello che è per l'uomo. Devono essere complementa-
ri, e nelle consultazioni è importante che ci siano le donne. Io ho avuto
l'esperienza a Buenos Aires di un problema: vedendolo con il Consiglio
presbiterale - quindi tutti uomini - era ben trattato; poi, il vederlo con
un gruppo di donne religiose e laiche ha arricchito tanto, tanto, e favorito
la decisione con una visione complementare. È necessario, è necessario
questo! E penso che dobbiamo andare avanti, su questo poi il processo
decisionale vedrà. C'è poi il problema della predicazione nella Celebrazione
Eucaristica. Non c'è alcun problema che una donna - una religiosa o una
laica - faccia la predica in un Liturgia della Parola. Non c'è problema. Ma
nella Celebrazione Eucaristica c'è un problema liturgico-dogmatico, perché
la celebrazione è una - la Liturgia della Parola e la Liturgia Eucaristica, è
un'unità - e Colui che la presiede è Gesù Cristo. Il sacerdote o il vescovo che
presiede lo fa nella persona di Gesù Cisto. È una realtà teologico-liturgica.
In quella situazione, non essendoci l'ordinazione delle donne, non possono
presiedere. Ma si può studiare di più e spiegare di più questo che molto
velocemente e un po' semplicemente ho detto adesso. Invece nella leader-
ship non c'è problema: in quello dobbiamo andare avanti, con prudenza,
ma cercando le soluzioni… Ci sono due tentazioni qui, dalle quali dobbiamo
guardarci. La prima è il femminismo: il ruolo della donna nella Chiesa non
è femminismo, è diritto! È un diritto di battezzata con i carismi e i doni
che lo Spirito ha dato. Non bisogna cadere nel femminismo, perché questo
ridurrebbe l'importanza di una donna. Io non vedo, in questo momento,
un grande pericolo riguardo a questo tra le religiose. Non lo vedo. Forse