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alla grande tradizione della Chiesa contro gli influssi esercitati dalla musica
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Congregatio pro Doctrina Fidei 407
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Congregatio pro Doctrina Fidei 409
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Congregatio pro Doctrina Fidei 411
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Congregatio pro Doctrina Fidei 413
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Congregatio pro Doctrina Fidei 415
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Congregatio pro Doctrina Fidei 417
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Congregatio pro Doctrina Fidei 419
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Congregatio de Causis Sanctorum 421
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Congregatio de Causis Sanctorum 423
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 425
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 427
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sia pure con riferimento ad un altro contesto. È, inoltre, questione di distri-
buzione equa delle risorse materiali ed immateriali, di globalizzazione della
democrazia sostanziale, sociale e partecipativa. Per questo, in un contesto
ove si vive una progressiva unificazione dell'umanità, è indispensabile che
la nuova evangelizzazione del sociale evidenzi le implicanze di una giustizia che
va realizzata a livello universale. Con riferimento alla fondazione di tale giu-
stizia va sottolineato che non è possibile realizzarla poggiandosi sul mero
consenso sociale, senza riconoscere che questo, per essere duraturo, deve
essere radicato nel bene umano universale. Per quanto concerne il piano della
realizzazione, la giustizia sociale va attuata nella società civile, nell'economia
di mercato,4 ma anche da un'autorità politica onesta e trasparente ad essa
proporzionata, pure a livello internazionale.5
Rispetto alle grandi sfide odierne, la Chiesa, mentre confida in primo
luogo nel Signore Gesù e nel suo Spirito, che la conducono attraverso le
vicende del mondo, per la diffusione della Dottrina sociale conta anche sul-
l'attività delle sue istituzioni culturali, sui programmi di istruzione religiosa e
di catechesi sociale delle parrocchie, sui mass media e sull'opera di annuncio e
di testimonianza dei christifideles laici.6 Questi debbono essere preparati spi-
ritualmente, professionalmente ed eticamente. La Mater et magistra insisteva
non solo sulla formazione, ma soprattutto sull'educazione che forma cristia-
namente la coscienza ed avvia ad un'azione concreta, secondo un discerni-
mento sapientemente guidato. Il beato Giovanni XXIII affermava: « L'edu-
cazione ad operare cristianamente anche in campo economico e sociale
difficilmente riesce efficace se i soggetti medesimi non prendono parte attiva
nell'educare se stessi, e se l'educazione non viene svolta anche attraverso
l'azione ».7
Ancora valide, inoltre, sono le indicazioni offerte da Papa Roncalli a
proposito di un legittimo pluralismo tra i cattolici nella concretizzazione della
Dottrina sociale. Scriveva, infatti, che in questo ambito « [...] possono sorgere
anche tra cattolici, retti e sinceri, delle divergenze. Quando ciò si verifichi non
vengano mai meno la vicendevole considerazione, il reciproco rispetto e la
buona disposizione a individuare i punti di incontro per un'azione tempestiva
ed efficace: non ci si logori in discussioni interminabili e, sotto il pretesto del
4 Cfr. Caritas in veritate n. 35. 5 Cfr. ibid., n. 67. 6 Cfr. Mater et magistra, 206-207. 7 Nn. 212-213.