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aveva veramente bisogno e che stava peggio di lui, gli aprì gli occhi e il
cuore a un sentimento potentissimo di umanità e a un desiderio di aiutare
l'altro e di lasciarsi aiutare da Dio. E si è confessato. Così, un semplice
atto di misericordia lo collegò con la misericordia infinita, ebbe il coraggio
di aiutare l'altro e poi si lasciò aiutare: morì confessato e in pace. Questo
è il mistero della misericordia.
Così, vi lascio con la parabola del padre misericordioso, una volta che ci
siamo « situati » in quel momento in cui il figlio si sente sporco e rivestito,
peccatore al quale è stata resa dignità, vergognoso di sé e orgoglioso di
suo padre. Il segno per sapere se uno è ben situato è il desiderio di essere,
d'ora innanzi, misericordioso con tutti. Qui sta il fuoco che Gesù è venuto
a portare sulla terra, quel fuoco che accende altri fuochi. Se non si accende
la fiamma, vuol dire che uno dei poli non permette il contatto. O l'eccessiva
vergogna che non pela i fili e, invece di confessare apertamente « ho fatto
questo e questo », si copre; o l'eccessiva dignità, che tocca le cose con i guanti.
Gli eccessi della misericordia
Una parolina per finire sugli eccessi della misericordia.
L'unico eccesso davanti alla eccessiva misericordia di Dio è eccedere
nel riceverla e nel desiderio di comunicarla agli altri. Il Vangelo ci mostra
tanti begli esempi di persone che esagerano pur di riceverla: il paralitico,
che gli amici fanno entrare dal tetto in mezzo al luogo dove il Signore stava
predicando - esagerano -; il lebbroso, che lascia i suoi nove compagni e
ritorna glorificando e ringraziando Dio a gran voce e si inginocchia ai piedi
del Signore; il cieco Bartimeo, che riesce a fermare Gesù con le sue grida
- e riesce anche a vincere la « dogana dei preti » per andare dal Signore;
la donna emorroissa che, nella sua timidezza, si ingegna per ottenere una
vicinanza intima con il Signore e che, come dice il Vangelo, quando toccò
il mantello il Signore avvertì che usciva da lui una dynamis. Sono tutti
esempi di quel contatto che accende un fuoco e sprigiona la dinamica:
sprigiona la forza positiva della misericordia. C'è anche la peccatrice, le cui
eccessive manifestazioni d'amore verso il Signore col lavargli i piedi con le
sue lacrime e asciugarglieli coi suoi capelli, sono per il Signore segno del
fatto che ha ricevuto molta misericordia e perciò la esprime in quel modo
esagerato. Ma sempre la misericordia esagera, è eccessiva! Le persone più
semplici, i peccatori, gli ammalati, gli indemoniati…, sono immediatamente