FACULTATES ET PRIVILEGIA ETC. 287

IV.

Luoghi ove possono esercitarsi le predette Facoltà.

In tutti gli arcispedali e spedali di Roma, in quelli cioè, che sono pubblici e generali per ogni ceto di persone, quali sono al presente i qui appresso notati; come anche in quelli, che in av- venire si aprissero, ancorché succursali e temporanei, e nei luoghi ai medesimi annessi ( 1 ) .

Gli spedali sopra indicati sono quegli appunto, che ora dipen- dono dalla Commissione, cioè

1.° L'arcispedale di S. Spirito, e l'annesso brefotrofio (ossia conservatorio de'fanciulli esposti , e il conservatorio delle fem- mine (bastarde), all'arcispedale medesimo annesso, colla sua in- fermeria.

2 0 L'arcispedale del SS. Salvatore a S. Giovanni in Laterano. 3.° L'arcispedale di S. Giacomo in Augusta. 4.° L'arcispedale di S. Maria della Consolazione. S.° L'arcispedale di S. Gallicano. 6.° Lo spedale di S. Maria de'pazzi. 7.° L'ospizio di S. Rocco (2).

AVVERTIMENTI

I. I Confessori approvati per M soli uomini non possono con- fessare le donne inferme negli spedali.

II. I Confessori ascritti alla Pia Uunione di S. Paolo Apostolo possono ottenere dal Regolatore primario della medesima altre facoltà speciali da usarne negli spedali, ai quali vengano da esso destinati, e in altri luoghi e opere della detta Pia Unione.

III. I Sacerdoti, che confessano gl'inférmi negli spedali, non sono obbligati (come lo sono sotto pena di sospensione riguardo agl'infermi nelle case private) di rilasciarne l'attestato scritto. Ma sarà ben fatto, dopo aver udita la confessione di un infermo, che ivi per la prima volta si confessi, farne consapevole chi ha cura dello spedale.

(1) Citato Breve del Pontefice Clemente X I I . ( 2 ) Motu-Proprio di Papa Pio IX sulla Commissione degli spedali di Roma

18 Settembre 1850 TU. I.