ACTA BENEDICTI PP. XVI

 2. Franciscus López-Gasco Fernández-Largo, presbyter. Natus est die IV

 Acta Benedicti Pp. XVI 819

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale820

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 Acta Benedicti Pp. XVI 839

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 Acta Benedicti Pp. XVI 845

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale846

 Acta Benedicti Pp. XVI 847

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale848

 Acta Benedicti Pp. XVI 849

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale850

 Acta Benedicti Pp. XVI 851

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale852

 Acta Benedicti Pp. XVI 853

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale854

 Acta Benedicti Pp. XVI 855

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale856

 Acta Benedicti Pp. XVI 857

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale858

 Congregatio pro Doctrina Fidei 859

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 Congregatio pro Doctrina Fidei 861

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale862

 Congregatio pro Doctrina Fidei 863

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale864

 Congregatio pro Doctrina Fidei 865

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale866

 Congregatio pro Doctrina Fidei 867

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale868

 Congregatio pro Doctrina Fidei 869

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale870

 Congregatio pro Doctrina Fidei 871

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale872

 Congregatio pro Doctrina Fidei 873

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale874

 Congregatio pro Doctrina Fidei 875

 deque futuris usibus concretis, qui oriri forsan possunt in therapeutica arte,

 generale quod prohibet quin therapeuticus interventus fiat antequam certo

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 Congregatio pro Doctrina Fidei 879

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 Congregatio pro Doctrina Fidei 881

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale882

 Congregatio pro Doctrina Fidei 883

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale884

 Congregatio pro Doctrina Fidei 885

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale886

 Congregatio pro Doctrina Fidei 887

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale888

 Congregatio pro Episcopis 889

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale890

 Congregatio pro Episcopis 891

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale892

 Diarium Romanae Curiae 893

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale894

 Diarium Romanae Curiae 895

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale896

Acta Benedicti Pp. XVI 841

In questo contesto, la cura del bambino malato rappresenta un argomento

che non può non suscitare l'attento interesse di quanti si dedicano alla pa-

storale della salute. Un'accurata analisi dell'attuale stato delle cose è indi-

spensabile per intraprendere, o continuare, una decisa azione tesa a prevenire

per quanto possibile le malattie e, quando esse sono in atto, a curare i piccoli

ammalati mediante i più moderni ritrovati della scienza medica, come pure a

promuovere migliori condizioni igienico-sanitarie soprattutto nei Paesi meno

fortunati. La sfida è oggi scongiurare l'insorgenza di non poche patologie una

volta tipiche dell'infanzia e, complessivamente, favorire la crescita, lo svilup-

po e il mantenimento di un conveniente stato di salute per tutti i bambini.

In questa vasta azione sono tutti coinvolti: famiglie, medici e operatori

sociali e sanitari. La ricerca medica si trova talora di fronte a scelte difficili

quando si tratta, ad esempio, di raggiungere un giusto equilibrio tra insisten-

za e desistenza terapeutica per assicurare quei trattamenti adeguati ai reali

bisogni dei piccoli pazienti, senza cedere alla tentazione dello sperimentali-

smo. Non è superfluo ricordare che al centro di ogni intervento medico deve

esserci sempre il conseguimento del vero bene del bambino, considerato nella

sua dignità di soggetto umano con pieni diritti. Di lui pertanto occorre pren-

dersi cura sempre con amore, per aiutarlo ad affrontare la sofferenza e la

malattia, anche prima della nascita, nella misura adeguata alla sua situazione.

Tenendo poi conto dell'impatto emotivo, dovuto alla malattia e ai trat-

tamenti a cui il bambino viene sottoposto, che non raramente risultano par-

ticolarmente invasivi, è importante assicurargli una comunicazione costante

con i familiari. Se gli operatori sanitari, medici e infermieri, sentono il peso

della sofferenza dei piccoli pazienti che assistono, si può ben immaginare

quanto più forte sia il dolore vissuto dai genitori! L'aspetto sanitario e quello

umano non vanno mai dissociati, ed ogni struttura assistenziale e sanitaria,

soprattutto se animata da genuino spirito cristiano, ha il dovere di offrire il

meglio della competenza e dell'umanità. Il malato, in modo speciale il bam-

bino, comprende particolarmente il linguaggio della tenerezza e dell'amore,

espresso attraverso un servizio premuroso, paziente e generoso, animato nei

credenti dal desiderio di manifestare la stessa predilezione che Gesù nutriva

per i piccoli.

«Maxima debetur puero reverentia »: 1 già gli antichi riconoscevano l'impor-

tanza di rispettare il bambino, dono e bene prezioso per la società, al quale va

1 Giovenale, Satira XIV, v. 479.