pensiero, che estendo volentieri a quanti sono collegati mediante la radio e la
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L'annuale appuntamento che vede idealmente riunita qui, nella Basilica
Vaticana, l'intera famiglia Accademica delle Università ecclesiastiche romane
vi permette, cari amici, di percepire meglio la singolare esperienza di comu-
nione e di fraternità che potete fare in questi anni: esperienza che, per essere
fruttuosa, ha bisogno dell'apporto di tutti e di ciascuno. Avete preso parte
insieme alla Celebrazione eucaristica, ed è insieme che trascorrerete questo
nuovo anno. Cercate di creare tra di voi un clima dove l'impegno dello studio
e la fraterna cooperazione vi siano di comune arricchimento per quanto con-
cerne non solo l'aspetto culturale, scientifico e dottrinale, bensı̀ anche il lato
umano e spirituale. Sappiate profittare al massimo delle opportunità che, al
riguardo, vi sono offerte a Roma, città davvero unica anche da questo punto
di vista.
Roma è ricca di memorie storiche, di capolavori d'arte e di cultura; è
soprattutto piena di eloquenti testimonianze cristiane. Sono nate, nel corso
del tempo, Università e Facoltà ecclesiastiche, ormai più che secolari, dove si
sono formate intere generazioni di sacerdoti e operatori pastorali tra i quali
non mancano grandi santi e illustri uomini di Chiesa. Su questa stessa scı̀a
pure voi vi inserite, dedicando anni importanti della vostra esistenza all'ap-
profondimento di varie discipline umanistiche e teologiche. Finalità di tali
benemerite istituzioni - scriveva nel 1979 l'amato Giovanni Paolo II nella
Costituzione apostolica Sapientia christiana - sono tra l'altro « coltivare e
promuovere, mediante la ricerca scientifica, le proprie discipline, ed anzitutto
approfondire la conoscenza della Rivelazione cristiana e di ciò che con essa è
collegato, enucleare sistematicamente le verità in essa contenute, considerare
alla loro luce i nuovi problemi che sorgono, e presentarle agli uomini del
proprio tempo nel modo adatto alle diverse culture ».1 Un impegno, questo,
quanto mai urgente nella nostra epoca post-moderna, dove si avverte il biso-
gno di una nuova evangelizzazione, che abbisogna di maestri nella fede e di
araldi e testimoni del Vangelo convenientemente preparati.
In effetti, il periodo di permanenza a Roma può e deve servire a prepa-
rarvi per svolgere nel modo migliore il compito che vi attende in diversi
campi di azione apostolica. La missione evangelizzatrice propria della Chiesa
domanda, in questo nostro tempo, non solo che si propaghi dappertutto il
messaggio evangelico, ma che penetri in profondità nei modi di pensare, nei
criteri di giudizio e nei comportamenti della gente. In una parola, occorre che
1 Titolo I, art. 3 § 1.