pensiero, che estendo volentieri a quanti sono collegati mediante la radio e la
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cui il Redentore ha vinto la battaglia decisiva contro il nemico infernale. La
sua lotta, le sue mani alzate verso il Padre e spalancate sul mondo chiedono
altre braccia, altri cuori che continuino ad offrirsi con il suo stesso amore, fino
alla fine del mondo. Mi rivolgo particolarmente a voi, cari Pastori della
Chiesa che è in Napoli, facendo mie le parole che San Paolo rivolge a Timoteo
e che abbiamo ascoltato nella seconda Lettura: rimanete saldi in ciò che avete
imparato e di cui siete convinti. Annunciate la parola, insistete in ogni occa-
sione, opportuna e non opportuna, ammonite, rimproverate, esortate con
ogni magnanimità e dottrina.6 E come Mosè sulla montagna, perseverate
nella preghiera per e con i fedeli affidati alle vostre cure pastorali, perché
insieme possiate affrontare ogni giorno la buona battaglia del Vangelo.
Ed ora, interiormente illuminati dalla Parola di Dio, torniamo a guardare
alla realtà della vostra Città, dove non mancano energie sane, gente buona,
culturalmente preparata e con un senso vivo della famiglia. Per molti però
vivere non è semplice: sono tante le situazioni di povertà, di carenza di
alloggio, di disoccupazione o sottoccupazione, di mancanza di prospettive
future. C'è poi il triste fenomeno della violenza. Non si tratta solo del depre-
cabile numero dei delitti della camorra, ma anche del fatto che la violenza
tende purtroppo a farsi mentalità diffusa, insinuandosi nelle pieghe del vivere
sociale, nei quartieri storici del centro e nelle periferie nuove e anonime, col
rischio di attrarre specialmente la gioventù, che cresce in ambienti nei quali
prospera l'illegalità, il sommerso e la cultura dell'arrangiarsi. Quanto è im-
portante allora intensificare gli sforzi per una seria strategia di prevenzione,
che punti sulla scuola, sul lavoro e sull'aiutare i giovani a gestire il tempo
libero. È necessario un intervento che coinvolga tutti nella lotta contro ogni
forma di violenza, partendo dalla formazione delle coscienze e trasformando
le mentalità, gli atteggiamenti, i comportamenti di tutti i giorni. Formulo
questo invito ad ogni uomo e donna di buona volontà, mentre si tiene qui a
Napoli l'Incontro tra i leader religiosi per la pace, che ha come tema: « Per un
mondo senza violenza - Religioni e culture in dialogo ».
Cari fratelli e sorelle, l'amato Papa Giovanni Paolo II visitò Napoli la
prima volta nel 1979: era, come oggi, la domenica 21 ottobre! La seconda
volta venne nel novembre del 1990: una visita che promosse la rinascita della
speranza. La missione della Chiesa è nutrire sempre la fede e la speranza del
popolo cristiano. Questo sta facendo con zelo apostolico anche il vostro Arci-
6 Cfr 2 Tm 3, 14.16; 4, 2.