pensiero, che estendo volentieri a quanti sono collegati mediante la radio e la
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Acta Benedicti Pp. XVI 937
tica e religiosa, e assunta come categoria morale ».2 Ed aggiungeva: « Quando
l'interdipendenza viene cosı̀ riconosciuta, la correlativa risposta, come atteg-
giamento morale e sociale, come "virtù", è la solidarietà. Questa, dunque,
non è un sentimento di vaga compassione o di superficiale intenerimento per i
mali di tante persone, vicine o lontane. Al contrario, è la determinazione
ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune: ossia per il bene di
tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti ».3
Nell'Enciclica Deus caritas est ho voluto ricordare che « la formazione di
strutture giuste non è immediatamente compito della Chiesa, ma appartiene
alla sfera della politica, cioè all'ambito della ragione autoresponsabile ».4 Ed
ho poi notato che « in questo, il compito della Chiesa è mediato, in quanto le
spetta di contribuire alla purificazione della ragione e al risveglio delle forze
morali, senza le quali non vengono costruite strutture giuste, né queste pos-
sono essere operative a lungo ».5 Quale occasione migliore di questa per riba-
dire che operare per un giusto ordine nella società è immediatamente compito
proprio dei fedeli laici? Come cittadini dello Stato tocca ad essi partecipare in
prima persona alla vita pubblica e, nel rispetto delle legittime autonomie,
cooperare a configurare rettamente la vita sociale, insieme con tutti gli altri
cittadini secondo le competenze di ognuno e sotto la propria autonoma re-
sponsabilità. Nel mio intervento al Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona,
l'anno scorso, ebbi a ribadire che agire in ambito politico per costruire un
ordine giusto nella società italiana non è compito immediato della Chiesa
come tale, ma dei fedeli laici. A questo loro compito della più grande impor-
tanza, essi debbono dedicarsi con generosità e coraggio, illuminati dalla fede e
dal magistero della Chiesa e animati dalla carità di Cristo. Per questo sono
state sapientemente istituite le Settimane Sociali dei Cattolici Italiani e que-
sta provvida iniziativa potrà anche in futuro offrire un contributo decisivo
per la formazione e l'animazione dei cittadini cristianamente ispirati.
La cronaca quotidiana mostra che la società del nostro tempo ha di fronte
molteplici emergenze etiche e sociali in grado di minare la sua stabilità e di
compromettere seriamente il suo futuro. Particolarmente attuale è la que-
stione antropologica, che abbraccia il rispetto della vita umana e l'attenzione
da prestare alle esigenze della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e
2 N. 38. 3 Ibid. 4 N. 29. 5 Ibid.