spiritaliterque pueris, iuvenibus, operariis, senibus promovendis se addixit.
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Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Benedicto XVI
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a vicenda per sempre. Nel racconto di Tobia questa guarigione viene riferita
con immagini leggendarie. Nel Nuovo Testamento, l'ordine del matrimonio,
stabilito nella creazione e minacciato in modo molteplice dal peccato, viene
guarito dal fatto che Cristo lo accoglie nel suo amore redentore. Egli fa del
matrimonio un sacramento: il suo amore, salito per noi sulla croce, è la forza
risanatrice che, in tutte le confusioni, dona la capacità della riconciliazione,
purifica l'atmosfera e guarisce le ferite. Al sacerdote è affidato il compito di
condurre gli uomini sempre di nuovo incontro alla forza riconciliatrice del-
l'amore di Cristo. Deve essere « l'angelo » risanatore che li aiuta ad ancorare il
loro amore al sacramento e a viverlo con impegno sempre rinnovato a partire
da esso. In secondo luogo, il Libro di Tobia parla della guarigione degli occhi
ciechi. Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità per Dio.
Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali
sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la luce di
Dio. Guarire questa cecità mediante il messaggio della fede e la testimonianza
dell'amore, è il servizio di Raffaele affidato giorno per giorno al sacerdote e in
modo speciale al Vescovo. Cosı̀, spontaneamente siamo portati a pensare
anche al sacramento della Riconciliazione, al sacramento della Penitenza
che, nel senso più profondo della parola, è un sacramento di guarigione. La
vera ferita dell'anima, infatti, il motivo di tutte le altre nostre ferite, è il
peccato. E solo se esiste un perdono in virtù della potenza di Dio, in virtù
della potenza dell'amore di Cristo, possiamo essere guariti, possiamo essere
redenti.
« Rimanete nel mio amore », ci dice oggi il Signore nel Vangelo (Gv 15, 9).
Nell'ora dell'Ordinazione episcopale lo dice in modo particolare a voi, cari
amici. Rimanete nel suo amore! Rimanete in quell'amicizia con Lui piena di
amore che Egli in quest'ora vi dona di nuovo! Allora la vostra vita porterà
frutto - un frutto che rimane (Gv 15, 16). Affinché questo vi sia donato,
preghiamo tutti in quest'ora per voi, cari fratelli. Amen.